28/09/2009
Radi@zioni: "Pearl Jam - Backspacer"- Il disco della settimana
RADI@zioni – IL DISCO DELLA SETTIMANA
PEARL JAM “Backspacer”
(Universal Music Group, 2009)
www.pearljam.com
Tracklist:
01. Gonna See My Friend
02. Got Some
03. The Fixer
04. Johnny Guitar
05. Just Breathe
06. Amongst The Waves
07. Unthought Known
08. Supersonic
09. Speed Of Sound
10. Force Of Nature
11. The End
Avete presente la copertina di “Yield”? È quella in cui lungo una strada vuota e diritta, in pieno deserto, sotto uno splendido cielo blu e luminoso, compariva un segnale di dare precedenza pur non essendo apparentemente visibile alcun incrocio. Bene, a quasi una dozzina di anni di distanza, ci piace immaginare che i PEARL JAM abbiano finalmente deciso di svelare quel mistero: il crocevia musicale era lì, poco oltre la leggera rampa in salita che si intravede nella foto, dove gli occhi di chi ha amato profondamente quel disco non riuscivano a scorgere l’incrocio temporale che portava dritto a “Backspacer”.
Ad accomunare quest’ultimo e splendido lavoro, che con i suoi 37 minuti scarsi di durata risulta il più corto ed essenziale album del gruppo sino ad oggi, a “Yield” (ma anche a “No Code”, “Vitalogy”, “Vs”) è il ritorno in cabina di regia di Brendan O’Brien ed ancora una volta il suo è un apporto fondamentale, con dei suoni che finalmente escono proprio come dovrebbero: chiari, puliti e cristallini, dove tutto è perfettamente udibile e comprensibile fino all’ultima nota, e dove viene reso perfettamente quel feeling “live” che tanto si addice ad un vero e proprio rock-album come “Backspacer”, con chitarre potenti e definite, basso e batteria che escono gagliardi con un suono spontaneo e non artefatto (daddymax, grigiotorino.it).
“Backspacer” è il segno dei tempi, è la maturità che non perde l’incanto della giovinezza. Maturità discografica, anzitutto, perché è il primo disco di studio totalmente indipendente: auto-prodotto, in Europa è curato da Universal, ma in patria è distribuito con un mix di accordi commerciali che è molto distante dalla scelta totalmente autonoma dei Radiohead. Ma anche maturità musicale: perché la band ha fatto una scelta molto netta, per “Backspacer”: canzoni che vanno dritte al punto. E poi una varietà di suoni, una leggerezza musicale che gli ultimi album non hanno avuto. Così in alcuni brani compaiono addirittura gli archi (come in “Just Breathe”, un gioiello, figlia diretta della colonna sonora di “Into the wild”), aperture pop, accelerazioni irregolari, toni epici… e pur senza tradire le proprie origini, i PEARL JAM, a questo giro hanno pescato pure dal power pop e dalla new wave…, insomma i suoni delle band che Vedder & Co. hanno probabilmente ascoltato da ragazzini (Di Carlo/Sibilla, rockol.it).
Da sempre conosciuti per le elaborate confezioni dei loro album, i PEARL JAM questa volta si sono rivolti al disegnatore “politico” Tom Tomorrow, che Vedder incontrò durante la campagna elettorale di Ralph Nader nel 2000, per creare l'artwork visivo dell'album. Nove immagini di Tom Tomorrow sono state sparse in giro per il web su vari siti Internet affinché i fans le cerchino e ricompongano, mediante “copia/incolla”, una griglia sul sito dei PEARL JAM. Una volta ricomposta si ottiene il download gratuito del demo di “Speed of Sound”, altra canzone del nuovo disco (pearljamonline.it).
(Rino De Cesare)
Nota: alcuni dei commenti sopra riportati sono stati liberamente tratti dalla stampa musicale specializzata e rovistando su vari siti web.
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it |