01/10/2009
Diario di bordo. Pagina n. 26
Sono stati inaugurati anche da “RADI@zioni”, nei giorni scorsi, i nuovi studi di Ciccio Riccio. In un contesto decisamente professionale e più consono alle aspettative ed ai programmi della storica emittente brindisina, nella puntata n° 1059 andata in onda venerdì 25 settembre, il jazz e il blues hanno fatto da degna cornice e da superba colonna sonora a quella che, per molti di noi, rappresenta una seconda dimora.
I nuovi e moderni studi di Ciccio Riccio, visibili anche su WEB, sul sito www.ciccioriccio.it, rappresentano il giusto e meritato premio per i titolari Mino e Paolo Molfetta da oltre un quarto di secolo impegnati, con profondo spirito di sacrificio, passione e dedizione, in questa bella avventura radiofonica. Ciccio Riccio, con la sua immagine, rappresenta oggi un apprezzato e riconosciuto modello imprenditoriale, una garanzia di qualità essendo anche uno tra i network più seguiti in ambito nazionale. Il fatto che sia poi anche una realtà nata in questo territorio, riempie ancor di più d’orgoglio mediterraneo i suoi indigeni collaboratori e i più fedeli ascoltatori della nostra provincia. Sospinto da questo rinnovato entusiasmo, Ciccio Riccio, per la nuova stagione autunno-invernale, offrirà ai suoi ascoltatori uno sfizioso ed interessante palinsesto sempre più ricco di sport, informazione, temi d’attualità, concerti, nuove ospitate e nuove iniziative ma sempre con quel tocco di marcata originalità che da sempre contraddistingue il simpatico animaletto selvatico con gli aculei. Anche “RADI@zioni” e il suo equipaggio “analogico” risponderà all’appello con i due classici appuntamenti del lunedì e del venerdì. Al pubblico della notte verranno proposte nuove sessioni in diretta, la musica della bands emergenti e il meglio della scena indipendente italiana ed internazionale.
Caro Diario… anche la “vecchia” sede della radio ora è in mano alle nuove tecnologie. Sei rimasto solo tu, vecchio, consunto e scolorito…, ma è proprio per questo che ti vogliamo bene!
Proprio venerdì scorso – racconta Antonio Marra – è stata la prima volta della ciurma di “RADI@zioni / Cult” nei rinnovati e sofisticatissimi studi di Ciccio Riccio. Un po’ di soggezione per dei tipi come noi abituati alle osterie di porto e poco avvezzi alla tecnologia, alle luci eleganti ed alle webcam. La temporanea indisponibilità dei classicissimi ed analogici giradischi, con conseguente impossibilità di utilizzare il vinile, nostro supporto preferito, ha fatto sì che nella prima parte di trasmissione il veliero abbia fatto ritorno verso i lidi del jazz italiano pescando un po’ di novità uscite solo in formato CD.
Ed allora carrellata di dischi splendidi: dal nuovo di Maria Pia De Vito, ”Mind the Gap”, al ritorno del Trio di Roma con Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto intitolato “33”; dal ripescaggio di Aldo Romano, sempre più “francesizzato” con “Etat de Fait”, alla riproposizione del nuovo disco del nostro Raffaele Casarano con “Replay” che vede la partecipazione di Paolo Fresu (disco presentato da “RADI@zioni” e Raffaele Casarano lo scorso Giugno). Data poi la nostra particolare predilezione per le opere di culto, la segnalazione principale ci piace farla a due opere. La prima é “Suite for Tina Modotti”, omaggio del nostro Francesco Bearzatti alla grande attrice e modella del primo novecento Tina Modotti: una specie di eroina dei due mari con una vita avventurosa e romanzesca. La seconda é “Bartokosmos”, esordio del trio piemontese 3quietmen con la partecipazione di Stefano Battaglia: rilettura in chiave jazz di frontiera di pezzi originali del grande compositore classico ungherese Bela Bartok: un disco splendido che consigliamo a coloro che non necessariamente si cibano di solo jazz.
Lunedì 28 Settembre, durante “RADI@zioni / The Next Generation”, per il “Disco Hot / I più ascoltati del momento”, Carmine Tateo - per voce di Camillo Fasulo - ha proposto “The West Ryder Pauper Lunatic Asylum”, dei Kasabian: “se dovessimo indicare una band, oppure un disco capace di sintetizzare l’attuale stato della musica popolare britannica non avremmo dubbi! Ci sono i Kasabian con l’ultimo loro lavoro dal chilometrico titolo! “The West Ryder…” etc.-etc. è l’opera 3^ della band ed è indubbiamente il migliore dei tre album fin’ora prodotti. Parola d’ordine: “psichedelìa”! Definizione da prendere con le pinze, questa, poiché il carismatico leader/cantante, Serge Pizzorno, sembra si sia letteralmente fuso il cervello sciroppandosi il “Sergeant Pepper’s” dei Beatles e varie altre cose dagli Small Faces ai Pretty Things… il risultato è un potente mix di tendenze che vanno dal reggae al rock’n’roll, dal pop alla trance’n’dance. Consigliatissimo!”
Mentre per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”, Rino De Cesare ha proposto - sempre per voce di Camillo Fasulo - “Backspacer” il recentissimo nuovo album dei Pearl Jam: “una strada vuota e diritta, in pieno deserto, sotto uno splendido e luminoso cielo blu. In primo piano un segnale di dare precedenza. È la sommaria descrizione della copertina di “Yeld”, la ricordate? Bene, ad accomunare quest’ultimo e splendido lavoro a quell’album del ’98 è il ritorno, dietro alla consolle, di Brendan O’Brien. È semplicemente fondamentale il suo apporto. I suoni escono, finalmente, proprio come dovrebbero: chiari, puliti, cristallini. Viene reso perfettamente quel feeling “live” che tanto si addice ad un vero e proprio rock-album come “Backspacer”, con chitarre potenti e definite, basso e batteria che escono gagliardi con un suono spontaneo e non artefatto. “Backspacer” è il segno dei tempi, è la maturità che non perde l’incanto della giovinezza. Maturità discografica, anzitutto, perché è il primo disco di studio totalmente indipendente per i Pearl Jam, ma anche maturità musicale: perché la band ha fatto una scelta molto netta: canzoni che vanno dritte al punto con una varietà di suoni e una leggerezza musicale che i più recenti album non avevano!”
Marco Greco |