02/11/2009

Convenzioni e concessioni. Di Pino De Luca


Morirono Ecuba e Priamo, perirono quasi tutti i figli di Troia. Non diedero ascolto alla loro figliola, profetessa di nefasti eventi, tanto veritiera quanto impotente.
Di Cassandra anelo la prima qualità e non appartenendomi, almeno per ora, la seconda fuggirò ogni paragone. Non mi permetterò mai di volger dietro lo sguardo e proferir l'odiato: “l'avevo detto!” Fatti recenti: s'è riaperto il tavolo delle “convenzioni” che per ora ha partorito un “protocollo di intesa” tra rappresentanti degli Enti Locali e Enel: il tema è la quantità di carbone da incenerire nella Centrale Federico II di Cerano.
Questa riapertura ha alcuni attori antichi ed altri nuovi. Son rimasti Nichi Vendola, Governatore della Regione Puglia e Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi. Di nuovo c'è Massimo Ferrarese neo Presidente della Provincia. A vario titolo cacciati fuori sono i Sindaci dei comuni del circondario (Cellino San Marco, Torchiarolo, San Pietro Vernotico.)
La pattuglia ENEL si rinnova a causa di trasferimenti, promozioni, processi vari per sequel di reati troppo lungo da riportare.
Il partito anti-carbone è in piazza, ancora, rumoroso ma striminzito, poche decine di irriducibili di nero vestiti, alcuni quasi commoventi nella loro inutile reiterazione di argomenti validi. Argomenti validissimi che sono stati utilizzati da alcuni degli attori per accrescere la propria forza contrattuale.
Si ripete, ormai stancamente, il canovaccio che vuole alcuni a rappresentarsi “contro” il carbone e assorbire il consenso del popolo ambientalista e altri “per lo sviluppo” ad assorbire il consenso del resto della popolazione.
Le carriere politiche, a Brindisi ed oltre, così si sono costruite ed è ormai chiaro a tutti visto che si sono ripetute tantissime volte le medesime recite.
Allo stato attuale il protocollo di intesa, conseguente il PEAR, tende a rendere la Federico II un gigantesco termovalorizzatore per CDR, ne ho parlato circa due anni or sono (acc. Sindrome da Cassandra) con scarsissimo successo.
Già, viviamo in un territorio che si muove all'incontrario. Qui funziona così: una grande impresa non chiede il permesso di fare delle installazioni. Le fa e basta, salvo poi a compensare questo o quel capobanda con elargizioni più o meno significative, al popolo un po' di perline colorate e dell'acqua di fuoco e tutto procede come prima.
Una conduzione seria, magari in termini di Grande Salento, avrebbe voluto tre province a ragionare di impatto di questa variazione e invece nulla, la movimentazione del CDR e la sua lavorazione, non dico per renderlo di tipo Q ma almeno per ridurre l'impatto devastante dei residui della combustione e affrontare il problema del loro smaltimento, avrebbe dovuto interessare enti ed istituzioni di ricerca e sanitarie. E invece nulla. Riduzione, nel protocollo di intesa, del 10% del carbone e sostituzione con CDR così ENEL può anche accedere ai fondi del CIP6!!!
Non posso che provare ammirazione per i funzionari ENEL che vengono a trattare qui in Puglia e a Brindisi, comprano tutto e tutti a prezzo di sconto e lo fanno per concessione poiché potrebbero anche non farlo.
Ne è testimonianza il passaggio da due milioni e mezzo di tonnellate di carbone/anno convenzionato nel 1996 a oltre ottomilioni. Si è fatto a convenzione scaduta senza che nessuno facesse nulla per opporvisi, ciascuno inventando battaglie legali dai costi iperbolici a garanzia di carriere, parcelle e prime pagine sui giornali in cambio di zero risultati. Suggerì un carissimo amico, anche lui troppo innamorato di Brindisi ma anche troppo intelligente ed onesto per continuare a viverci, che sarebbe bastato contingentare l'arrivo delle carboniere per tenere sotto controllo il consumo di carbone…
Ma va bene così, è la Puglia non la California. A Brindisi convenzione e concessione sono sinonimi...
Da questa nuova convenzione usciranno vittoriosi in molti: Vendola che concluderà onorevolmente il suo mandato da Governatore risolvendo il problema dei rifiuti in Puglia e fors'anche in Campania, lo attende un seggio di Parlamentare Europeo (il TAR ha dato ragione a Gargani sulla attribuzione dei seggi) e leader di Sinistra e Libertà. Ferrarese che avrà strappato un qualche appalto nella zona industriale per carbonile e accessori vari oltre alla perpetuazione dello Sponsor per la squadra di Basket. Mennitti vince comunque. Ha alle spalle un luminoso futuro politico e potrà gestire, per una città martoriata dalla disoccupazione, qualche decina di posti di lavoro e poi, diciamolo, coperto il carbonile e il nastro trasportatore e magari spostato il molo delle carboniere, a Brindisi della Federico II importa poco o nulla, magari a quattro straccioni a cui hanno rubato futuro e speranze gli si da una manciata di denari e li si tiene tranquilli.
E il Grande Salento si afferma sempre di più come piattaforma energetica ad alto tasso di inquinamento il cui avvenire sarà segnato dalla spoliazione delle risorse naturali di questo lembo di terra quasi africana, e come l'Africa sfortunata perché ricca e preda di masnade di uomini-locusta.

E la colpa di tutto è di Marx, mi dispiace ma lo devo dire. Ha scritto tanto, ha prodotto un metodo scientifico insuperabile, ma sbagliò tutto quando teorizzò la “socializzazione dei mezzi di produzione”. Sono le risorse naturali che dovrebbero essere indisponibili alla privatizzazione.
Esistono, è vero, gli uomini che hanno costruito i muretti a secco, coltivato terreni arsi, scavato pozzi di falda e modificato l'ambiente ma solo per renderlo più vivibile e accogliente. Gli uomini-castoro sono stati sconfitti dagli uomini-locusta, rapidi distruttori di territori secolari per il profitto immediato di un giorno, di una settimana o di una campagna elettorale.
È il nostro mondo, pieno di costruttori di corde alle quali saremo tutti appesi prima o poi perché le locuste si saziano e lasciano il deserto dietro di loro finché la loro moltitudine e la loro voracità diventa talmente grande e distruttiva che non trovano più nulla da mangiare e a milioni muoiono di fame …
Nel XXI-esimo secolo lo spettro che s'aggira per l'Europa, caro Karl, è solo l'idiozia.
Dimenticavo la domanda: ma non si era detto che l'energia “pulita” doveva essere sostitutiva di quella da fossili? Perché in provincia di Brindisi è aggiuntiva?

Pino De Luca