03/12/2009
Diario di bordo. Pagina n. 35
A partire da questa nuova pagina del nostro diario, per tutto il mese di dicembre, tutti i componenti della ciurma “radi@ttiva” stileranno settimanalmente alcune personalissime classifiche che riguarderanno le uscite discografiche del 2009. Affianco alle migliori uscite potrete trovare anche i dischi di culto, i più bei concerti dell’anno, gli artisti rivelazione, ma anche i flops e quant’altro. Insomma, tutto ciò che riguarderà la musica rock nell’anno che sta per concludersi. Quello che leggerete sarà in larga parte trasmesso nei due appuntamenti di RADI@zioni del lunedì e del venerdì a partire dalle 22 su Ciccio Riccio. Se l’occhio vuole la sua parte, l’orecchio non si farà sfuggire l’altra metà. Sarà un’occasione per un’accurata pulizia dei padiglioni auricolari a volte penalizzati e massacrati dai troppi “tunz-tunz” e da alcuni freddi suoni in puro stile “officine meccaniche”.
Ed ora, pennino e calamaio ad Angelo De Luca per le prime emozioni raccolte dai cd e dal vinile durante il corso di quest’anno.
Dopo un anno di dura navigazione tra bufere, tempeste e momenti di bonaccia, è giunto il tempo, per noi pirati radi@ttivi, di approdare in un porto sicuro, bersi una pinta di rossa doppio malto, guardarsi indietro e tirare le somme prima di riprendere la via del mare. Molte battaglie sono state sostenute e porti più o meno clandestini hanno ospitato il nostro veliero. Come dire, ne abbiamo viste, ma soprattutto “sentite” di tutti i colori… molte hanno lasciato il segno, come una battaglia vinta di cui si custodisce gelosamente il bottino, altre invece sono scivolate via, lisce come l’olio in un giorno di navigazione su di un mare in calma piatta.
Questo è il mio personale resoconto:
A Best 2009 – Stranieri (in ordine alfabetico):
• AA.VV – Dark was the Night (il meglio della scena indipendente mondiale in una compilation per la prevenzione e lotta all’AIDS) – Voto 8;
• Antony & The Johnson – The Crying Light (terzo disco in ben nove anni di attività, forse il migliore, certamente il più maturo e consapevole.) – Voto 8,5;
• Dan Auerbach – Keep It Hid (questo è un disco che nasce “vecchio” , ma che vince la sfida contro la muffa a testa alta: un disco che sa di blues e del fruscio di amplificatori vintage che in realtà non hanno età. Disco Blues dell’anno.) – Voto 9;
• Vic Chestnut – At The Cut (l’ennesimo gioiello, un disco che non si può fare a meno di ascoltare e riascoltare per coglierne le sfumature e la poesia nascosta dietro ogni parola cantata da questo menestrello. Disco di una bellezza sconvolgente) – Voto 10;
• Joe Henry – Blood From Stars (l’ennesima conferma della classe e della grandezza di questo musicista. Probabilmente uno dei dischi più “adulti” ascoltati quest’anno) – Voto 8,5;
• Willem Maker – New Moon Hand (blues sudista amplificato, indurito e destrutturato: innovativo) – Voto 8;
• Radio Moscow – Brian Cycles (una densa crema acida. Rock blues psichedelico di vecchia scuola) – Voto 9;
• Soap And Skin – Lovetune For Vacuum (appena 19enne l’austriaca Anja Plaschg è la rivelazione dell’anno) – Voto 9;
• Tom Waits - Glitter and Doom Live (Quest’uomo…con la sua voce, i suoi suoni e la sua poesia, da trent’ anni a questa parte ha profondamente segnato il percorso della mia vita, condizionandone ritmo, tempo, spazio e azione. Lo adoro) – Voto 10;
• Yo La Tengo – Popular Songs (con il 12° disco della loro carriera raggiungono praticamente la perfezione)- Voto 9,5.
Best 2009 – Italiani (in ordine alfabetico):
• AA.VV. – Il Paese è Reale (l’occasione di ascoltare il vero volto innovativo dell’avanguardia musicale del nostro paese. Grazie Manuel) – Voto 8;
• Roberto Angelini – La Vista Concessa (piccole perle che si intersecano come per magia in ritmi e melodie di un musicista sensibile e accorto) – Voto 8,5;
• Giorgio Canali – Nostra Signora della Dinamite (Si scrive Giorgio Canali ma si legge Rock: questo è un disco come se ne sentono pochi. Grande) – Voto 9;
• Cheap Wine – Spirits (è il disco meno “rock” dei Cheap Wine, e paradossalmente, uno dei capitoli più riusciti dell’intera discografia della compagine pesarese) – Voto 8;
• Niccolò Fabi – Solo un Uomo (disco bellissimo, concepito e nato senza pressioni di alcuna casa discografica… e si sente. Poesia pura) – Voto 10;
• Amerigo Verardi & Marco Ancona – Bootleg, Oliando la Macchina (sembra quasi di toccare con mano l’atmosfera “vissuta” ai concerti, stesse emozioni, stesse sensazioni. Bellissima sorpresa, aspettando il disco ufficiale atteso per il prossimo anno). – Voto 9.
Best of the rest - Stranieri & Italiani (in ordine sparso):
Wilco, Espers, Bob Dylan, Tim Easton, Bonnie Prince Billy, Pearl Jam, Iron And Wine, The Reverend Peyton’s Damn Band, Dente, Brunori SaS, Bachi Da Pietra, Erica Mou.
Delusione dell’Anno:
• Bruce Springsteen – Working on a Dream;
• Neil Young – Fork In the Road
(mi sanguina il cuore a fare questi nomi, però i loro dischi sono proprio brutti).
Concerto dell’Anno:
• Afterhours – Gallipoli 14 Agosto – (assolutamente fantastico).
Concerto Flop dell’Anno:
• Morgan– Gallipoli 14 Agosto – (stendiamo un velo pietoso).
Apettative Per Il Prossimo Anno:
• I nuovi pezzi di Vincenzo Assante…
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