19/02/2010

Diario di bordo. Pagina n. 45


Nella notte buia e tempestosa, funestata dai forti venti di scirocco e martellata dalla copiosa pioggia battente, nulla ha potuto disturbare i suoni acustici sporchi di garage e intrisi dal tanfo del blues, che venerdì 12 febbraio hanno avvolto lo scapestrato galeone radi@ttivo.
A bordo, in cerca di riparo, abbiamo incontrato alcuni strani ed amabili gattacci, a metà strada tra i domestici, i randagi e gli stradaioli. Come nel film “Gli Aristogatti”, anch’essi impugnavano gli strumenti musicali, pronti a farli esplodere con coriandoli di note. L’intento era quello di attraversare, con passo felpato, il ponte di comando e di raggiungere il piccolo palco allestito sulla chiatta sempre più arrugginita.
Nel frattempo, i mozzi di poppa e di prua, prima di mollare le cime, hanno atteso che il vento si rinforzasse, per dare più spinta alle vecchie, malandate e maleodoranti vele nere.
Intanto il mare decisamente nervoso e schiumeggiante, attendeva ansioso il nostro galeone, per accoglierlo e sospingerlo verso la via maestra del rock’n’roll.

Questo, cari amici, era il clima che si respirava durante “RADI@zioni Cult” all’interno della postazione radio di Ciccio Riccio, dove erano ospiti i Cats’n’Joe, attorniati per l’occasione dall’immancabile “vetro di malto”.
La band, ribattezzata da un ascoltatore, come quella con il nome “più figo” di tutta la Puglia, è una tra le realtà emergenti più convincenti della nostra regione. All’originalità del nome, ci piace aggiungere anche tanta sostanza, professionalità, creatività e un sound che dona alla band, uno stile personalissimo anche sotto l’aspetto acustico.
La banda dei “gattacci” brindisini composta da Silvia Sciarra (voce e armonica), Alessandro Muscillo (basso), Mirko Miglietta (chitarra), Fabio Rotolo (chitarra) e Antonio Trifirò (batteria) sono insieme da circa tre anni.
La band ha già all’attivo un consigliatissimo e travolgente ep ufficiale, ancora disponibile per chi volesse richiederlo. La copertina del disco, molto vintage, desta curiosità e rende merito nei contenuti, ai cinque brani presenti al suo interno, sporchi di rock e puzzolenti di blues. Detto così suona male, ma vi assicuriamo che, per gli zii radi@ttivi è sicuramente un gran complimento! Durante la sessione, i Cats’n’Joe hanno proposto in chiave scarna ed acustica alcuni dei brani presenti nell’album, a cui si sono aggiunti alcuni inediti che molto probabilmente faranno parte di un nuovo progetto discografico ufficiale.
Durante la chiacchierata a Ciccio Riccio, i “nipotini”, ci hanno anche confessato che stanno lavorando ad alcuni testi in italiano, cosa che ci incuriosisce ancor di più. Ci auguriamo che, in quest’angolo di mondo, qualcuno possa ancora scoprire i talenti di casa nostra. I Cats’n’Joe rimangono uno tra i gruppi più accreditati ad esserlo.
Marco Greco

Il vento soffia sulle dune del deserto, in piena notte, mentre il canto dei grilli si ode in sottofondo. Un arpeggio di basso gonfio d’eco si presenta indolente, solitario, pronto ad accompagnare gli ascoltatori pellegrini nel regno di Naam. È così che comincia uno dei dischi rock più ricchi, densi ed entusiasmanti degli ultimi anni… che è anche il sorprendente eponimo esordio del trio newyorkese.
Dentro è tutto un ribollente calderone di magma incandescente dal quale di volta in volta emergono in superficie, esplodendo nelle orecchie dell'ascoltatore, bolle di grandissimo rock: ed è un gran bel detonare per i padiglioni auricolari!
Un allucinato sabba nel quale vecchi e malefici maestri (Hawkwind, Black Sabbath, Kyuss, Sleep) e nuovi sciamani (Earth, Ancestors, Om) vengono di volta in volta evocati.
Un cosmico rituale dal quale vi sveglierete pienamente soddisfatti se quello che cercavate era un’ora di (mal)sana fuga dalla realtà. Questo sono i Naam! (Testo di Rino De Cesare da “RADI@zioni / The Next Generation” dell’8 febbraio scorso, per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”).
Camillo Fasulo

Nati sulla scia dello scioglimento dei Nirvana, non mi hanno mai realmente entusiasmato i Foo Fighters. La verità è che se nella band non ci fosse stato Dave Grohl (leader nonché voce e chitarra nei F.F., ma un tempo batterista proprio per la band di Kurt Cobain) la loro prima uscita sarebbe passata del tutto inosservata. E invece fu proprio grazie ai trascorsi di Mr. Grohl che i F.F. ebbero un buon riscontro di pubblico.
Dopo diversi anni di attività, è giunta l’ora del fatidico “Greatest Hits”.
Mossa azzeccata perché hanno saputo raccogliere da ogni disco le migliori canzoni facendo così diventare questa raccolta il loro miglior lavoro di sempre, tale da poterlo definire addirittura un nuovo CD.
Se fosse questo il disco d’esordio lo si potrebbe definire “fantastico”… ma purtroppo così non è! La raccolta contiene anche due inediti che naturalmente scivolano via come acqua fresca, piena dimostrazione che per ogni CD fin ad oggi pubblicato dai F.F. bisogna proprio estrarne il succo!
(Testo di Carmine Tateo da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 8 febbraio, per “Disco Hot / I più ascoltati del momento”).
Camillo Fasulo