08/10/2010
Porco Zio. Di Pino De Luca
La vita di Sarah si è chiusa in modo terribile, la vicenda si chiuderà e terminerà, tra qualche settimana, anche l'interesse del Paese su un caso di cronaca nera.
Perché di un caso di cronaca nera si tratta, come ve ne sono tanti, troppi altri. Un caso di “nera” diventato caso emblematico, nazionale, capace di suscitare emozioni e scatenare dibattiti.
Accade sempre quando i “media” ne fanno “merce”, oggetto di mercato da vendere sulla piazza dell'informazione.
Non mi scandalizza, nulla più mi scandalizza. Da molti anni il dolore e la sofferenza, quando assumono i contorni del torbido e del misterioso, si vendono alla pubblica opinione inframezzando trasmissioni di informazione con spot pubblicitari e riempiendo pagine di giornali con servizi e inserzioni.
Niente si salva, nemmeno internet. Oggi come ieri si fa a gara per far vedere la propria indignazione e il proprio sgomento cercando la frase giusta per “Rappresentarlo meglio di tutti e vedere quante volte viene condiviso”.
Rimane la domanda: dopo tutto questo cosa rimane?
Si aprono i salotti, si chiamano gli esperti che si sperticano in genericità e luoghi comuni come solo gli esperti sanno fare. Non è colpa loro per carità, quando le domande sono stupide è difficile dare risposte intelligenti. Cosa vuoi dire da esperto?: “Il morto è la vittima e l'assassino è un criminale.”.
E allora non resta nulla. Ci sarà un processo, forse una qualche infermità mentale, persone devastate dal dolore, e ricordi orribili che il tempo dovrà accompagnare nell'oblio.
Ma la nostra società resterà ipocrita, continuerà a rappresentarsi per categorie tanto condivise quanto infondate. La famiglia sarà il nido della sicurezza, gli “altri” un pericolo, i “giovani” fautori di un incomprensibile mondo “senza i valori d'una volta”, internet la summa dei pericoli da tenere sotto controllo.
Nascondendo i fatti, rifiutandosi di pensare che la famiglia è uno dei luoghi più pericolosi per i cuccioli, specialmente quando è chiusa e diventa il ricettacolo di ogni tensione, che la relazione ampia e diversificata permette maggiore tutela sociale, che la malvagità ha bisogno di tempo per svilupparsi e quindi ne sono affetti più gli adulti che i giovani, e che la tecnologia non risolve né crea alcun problema agli umani, magari li mette in evidenza invece di nasconderli e farli incancrenire.
Non servirà a nulla quest'altra vita spezzata.
Forse a qualcosa potrà servire però.
Magari ad avere fiducia in alcuni uomini che hanno imparato a conoscere il male anche quando si nasconde sotto le spoglie di un contadino, magari a chiedere aiuto quando abbiamo un problema, a urlare la nostra necessità di non essere lasciati soli.
Ecco a cosa può servire questo sacrificio, a insegnare che si è deboli solo quando si è soli e ad insegnare a chi è debole il coraggio della denuncia perché non sarà lasciato solo.
Non sfuggo, non sono migliore degli altri, alla gara mediatica. Non sfuggo e copio.
Quando s'è conclamata la tragica soluzione del mistero di Sarah, Barbara, geniale, ha condensato in una sola affermazione lo stupore, lo sdegno e la notizia esclamando: “PORCO ZIO!!!”.
Credo che nessuno possa fare di meglio.
Pino De Luca
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