02/01/2011

Ivo Pogorelich @ Nuovo Teatro Verdi - Brindisi


• 02/01/2011 - Nuovo Teatro Verdi - Brindisi. Sipario: ore 21.00.
L’ingresso è libero con l’obbligo di prenotazione al botteghino del teatro (info 0831.56.25.54 - ore 10.30-12.30/17-20) oppure agli uffici della Fondazione Nuovo Teatro Verdi (info 0831.22.92.30)

Concerto per il Nuovo Anno
IVO POGORELICH


Pianista geniale, spregiudicato e divertente, è stato un fenomeno mediatico di portata mondiale. Ha suonato e inciso per la Deutsche Grammophon con Claudio Abbado, fatto con le dita tutto ciò che voleva e detto anche molti «no», tra cui uno celebre a Herbert von Karajan, deciso a fargli suonare Ciajkovskij «come una balalaika». Parola di Ivo (il divo) Pogorelich, il Lang Lang degli anni Ottanta, un fuoriclasse del pianoforte che dopo aver conosciuto il successo planetario («una bella malattia», la definisce lui) ha attraversato dal 1996 un lungo periodo di silenzio in seguito alla scomparsa della moglie Aliza Kezeradze, la didatta, pianista e allieva del grande Alexander Siloti che aveva sposato nel 1980.
Di recente il grande pianista serbo è tornato a illuminare le scene. E domenica 2 gennaio, alle 20.30, accenderà il 2011 a Brindisi, nel Nuovo Teatro Verdi, con una serata che si preannuncia un evento indimenticabile. Insieme al Quartetto di Cremona, Pogorelich sarà il grande protagonista del Concerto per il Nuovo Anno promosso dall’Amministrazione Comunale, che ancora una volta offre alla città un appuntamento di straordinario valore, per il quale c’è il tutto esaurito, con grande attesa da parte degli appassionati pugliesi: da molti, troppi anni, attendono di riascoltare dal vivo Ivo il terribile, il pianista che ha fatto sempre di testa sua esprimendosi con un virtuosismo brillante e personale.
Riecco, dunque, con il suo infinito talento e le sue immutate manie, uno dei più originali interpreti del pianoforte dei nostri tempi, da più di qualcuno paragonato a Vladimir Horowitz. Le tappe della carriera di Pogorelich sono pagine di storia, a partire da quel giorno del 1980 durante il quale scosse per la prima volta il mondo della musica, diventando il centro di una controversia politica provocata dalla sua eliminazione dalla finale della Warshaw International Music Competition, che quell’anno laureò vincitore il pianista vietnamita Dang Thai Son, di cui subito dopo si persero le tracce. Con disappunto per quella decisione, Martha Argerich - allora nella giuria, e lei stessa vincitrice del medesimo concorso nel 1965 - dichiarò: «Quest’uomo è un genio». Non si sbagliava. L’anno dopo Pogorelich avrebbe debuttato alla Carnegie Hall di New York dando il via a una tournée senza fine e a una carriera concertistica trionfale, che in tutti questi anni lo ha visto al fianco delle orchestre più importanti del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla London Symphony.
A Brindisi Pogorelich si esibisce accanto al Quartetto di Cremona, formazione composta da musicisti di grande talento, cui per l’occasione si aggiunge il contrabbassista Riccardo Donati. E con loro rende omaggio a Chopin eseguendo, nella versione originaria per pianoforte e quintetto d’archi, il Concerto per pianoforte n. 2 in fa minore op. 21 all’interno di una serata che si chiuderà con l’ensemble di Cremona impegnato nell’interpretazione del Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Aleksander Borodin.