16/01/2011

Strano Amore. Di Aldo Indini


Nel 1947 avevo 15 anni quando in un campo scaut guardando la natura circoscante me ne innammorai, dedicandole questa poesia.

Strano Amore

O caro vento instancabile,
che correndo per l’aria sempre vai,
tu entri da per tutto molto abile
e nella tua corsa non ti stanchi mai.

Tu qui porti notizie da lontano,
prendi l’altre e le porti via di nuovo,
e giri per tutto il mondo sano,
tutto per te è posto di ritrovo.

Fermati mio messagger giocondo
e parla con un po’ di calma a me,
tu che vai in giro per tutto il mondo,
vuoi portare una lettera con te ?

E’ una lettera che parla d’amore,
una lettera bella e matura,
vuoi saper messagger del core
chi è il mio amore ? è la Natura.

Quella bella Natura creata da Dio,
che guardandola ti sembra un sogno,
di quella Natura che amo io,
n’è pieno tutto, tutto il mondo.

Vento puoi accostarla con certezza,
tu puoi esprimere il mio bene,
parla o vento a questa bellezza,
parla solo di tutte le mie pene.

Vai o vento e parlale così,
a quella mia unica speranza,
corri subito vento via di qui,
mentre ti aspetto nella mia stanza.

Aspetto ed aspetterò invano,
del mio cuor questa fioritura,
che sciocco avevo chiesto la mano
alla donna più bella, la Natura.

Aldo Indini
1947