05/10/2012
Diario di Bordo. Pagina n. 139
Celebriamoci! 1982 -2012 – 30 Anni di rock’n’roll a Brindisi – Dalle radio ai gruppi emergenti.
Il Centro Sociale contro l’emarginazione giovanile nacque a Brindisi nel 1979. Il progetto partì da Piazza della Vittoria grazie ad un gruppo di giovani che si occupavano di cultura e controcultura giovanile. L’idea era quella di organizzarsi per combattere l’arrivo di droghe pesanti in città. Fu un percorso di auto-organizzazione che voleva valorizzare e motivare ogni forma di cultura, attraverso nuove strade formative e creative, per allontanare ogni forma di illegalità e di sofferenza nella realtà locale. Inizialmente furono organizzate delle assemblee nei quartieri per condividere insieme a tutti i cittadini, l’embrione del progetto per l’apertura di un Centro Sociale. La sede fu ubicata nell’ex Convento di Via S.Chiara, nei pressi di Piazza Duomo, ed era gestita da una cooperativa a cui venivano affidati dei finanziamenti per le attività e la gestione. C’erano anche diversi collaboratori, oltre a un numeroso gruppo di volontari. All’interno del Centro Sociale si svolgevano inumerevoli iniziative e attività che venivano create dalle stesse persone e dagli utenti che frequentavano la sede: dal laboratorio di ceramica a quello dedicato alla fotografia, dal teatro alla musica.
Uno tra gli angoli più frequentati era l’”Hard fun cafè”, dove si potevano trovare e leggere i quotidiani locali e nazionali oltre alle più importanti riviste musicali pubblicate in Italia. Nell’ambito della solidarietà, è stato importante il contributo che il Centro Sociale ha fornito durante il periodo dell’esodo albanese nel porto di Brindisi, dove fu costituito un comitato di accoglienza, il primo esempio creato in Italia.
Nella sede di Via S.Chiara era stato allestito uno “Spazio Musica” molto creativo e stimolante, dove all’interno c’era una redazione giornalistica che dava vita ad alcune fanzine musicali molto ben curate, ricche di foto e di notizie. Grande spazio e tempo era dedicato anche all’organizzazione dei concerti. Tra i più importanti eventici organizzati nel cortile interno,ci fu quello degli “Screaming Trees” che portò a Brindisi un giovanissimo Mark Lanegan come vocalist della band americana, oltre a quello dei celebri “Thin White Rope”. Anche le band emergenti avevano il loro spazio, tra le più attive di quel periodo, c’erano i Black Board Jungle, i Birdy Hop e i Carpentieri Cosmici. In ambito italiano, tra i gruppi che si sono esibiti all’interno del Centro Sociale ci furono i 99Posse, Africa Unite, Area 2, Assalti Frontali, gli Allison Run, dei giovanissimi e ancora sconosciuti Sud Sound System e tutti i più importanti gruppi italiani di quel periodo. Eccellenti sono state anche le rassegne di jazz con la partecipazione tra gli altri di Mark Melillo e Massimo Urbani.
Il Centro Sociale di Brindisi ha chiuso i battenti nel dicembre del 1999. Oggi ci sono delle iniziative importanti in Puglia, dove, ancor prima di altre regioni italiane, sono state sviluppati dei nuovi e importanti progetti culturali come “Bollenti Spiriti” e “Principi Attivi”, contenitori che cercano di valorizzare e sviluppare le risorse presenti nel nostro territorio. L’utopia e i sogni nati nelle Piazze oltre 30 anni fa, oggi sono divente realtà.
Si ringraziano Roberto “Bobo” Aprile e Maurizio Guadalupi per la gentile collaborazione.
Marco Greco |