06/02/2013
Come fare le piste ciclabili nel centro abitato. Di Aldo Indini
"Piano per la mobilità ciclistica" è all'oggetto di una lettera aperta indirizzata da Aldo Indini, Xx Perito del Traffico del Comune di Brindisi all'Assessore Pasquale Luperti, delegato al Traffico e ai Parcheggi.
Ne riportiamo integralmente il testo:
Sono venuto a conoscenza che l’Amministrazione intende riorganizzare degli itinerari ciclabili nel Centro Abitato.
In precedenza, questi itinerari sono stati individuati in contrasto con le norme del Codice della Strada, come ad esempio il segnale, errato, posto di percorso ciclabile in Via Tor Pisana, percorso, che ha inizio con il segno verticale di una bicicletta, itinerario che procede retrostante le macchina in sosta che effettuano il ritorno in corsia in retromarcia con grave pericolo per i ciclisti, particolarmente bambini poco visibili negli specchi retrovisori..
Onde evitare il ripetersi di si pericolose iniziative, in allegato rimetto il Decreto Ministeriale n. 557 del 30/11/1999, che prevede le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili che rispetto alla sicurezza, offrono per l'utenza ciclistica: a) piste ciclabili in sede propria; b) piste ciclabili su corsia riservata; c) percorsi promiscui pedonali e ciclabili; d) percorsi promiscui ciclabili e veicolari e relativa segnaletica verticale ed orizzontale.
Il Consiglio Regionale ha approvato, recentemente con la delibera n. 127 del 04/12/2012, la proposta di legge, in allegato, sugli “ interventi per favorire la mobilità ciclistica” coordinata con le norme statali già in vigore.
Ogni comune dovrà dotarsi di un Piano per la mobilità ciclistica e farsi carico di ciclo posteggi attrezzati liberi o custoditi, centri di deposito, noleggio e riparazione di cicli ed una quota non inferiore al 10% dei posti auto, segnaletica verticale ed orizzontale e tutto quanto necessario da consentire transito in bicicletta in coedizioni di sicurezza.
Nel piano va inserita la pista ciclabile fuori del centro abitato,che ha inizio parallela alla strada Pittachi, realizzata a norma di legge, priva di assidua manutenzione, che sarebbe grave rottamare.
Anche il Ministero dei Trasporti con la Legge 19 ottobre 1998, n. 366 “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 23 ottobre 1998, detta norme finalizzate alla valorizzazione ed allo sviluppo della mobilità ciclistica.
Per i Comune la realizzazione degli interventi a favore della mobilità ciclistica, è prevista dall’art. 208 comma 4 del Nuovo Codice della Strada D.Lgs.30 aprile 1992 n. 285, tra i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie da inserire nella deliberazione annuale determinata dalla giunta comunale sulle quote rivenienti dal 50% degli introiti delle sanzioni amministrative.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
Comm. Geom. Aldo Indini |