02/03/2013
Sul blitz al Parco Cillarese. Di Bruno Mitrugno
Blitz alle sei in punto del mattino della Polizia Municipale nel Cillarese, pattuglie che circondano l’area, 12 extracomunitari in fuga...!!! Che immagini tristemente storiche mi sovvengono !
Ci inquinano l’aria, l’acqua, la salute nostra e quella dei nostri figli,assistiamo ormai inermi di fronte alle numerose famiglie che vivono di Caritas e Croce Rossa, ai senza lavoro giovani e meno giovani,alla cattiva assistenza sanitaria di una Asl locale che dimezza servizi e medicinali per i più poveri, attenzione a non criminalizzare le povertà e ad usare nei confronti dei meno fortunati di noi , metodologie utilizzate dalle Forze dell’Ordine nella giusta lotta alla criminalità.
In stazione gli immigrati non ci possono stare, in città rovinano il decoro, ma questi giovani dove devono trovare un giaciglio se non in qualche rudere abbandonato .
E questo avviene mentre in città si sta cercando di dare risposte serie a problematiche gravi, mentre nel silenzio, un movimento politico cittadino sta ospitando, nella sua piccolissima sede una decina dei 23 giovani immigrati rimasti fuori dal dormitorio pubblico e che altrimenti starebbero allo sbando al Cillarese;
e il resto della grande città accogliente ?
Il Comune di Brindisi in solitudine , si sta impegnando per approntare al meglio soluzioni per i disagi da tempo ormai stratificati, e che andrebbero affrontati anche da altre Istituzioni, Provincia in testa che nello scorso anno ha deliberatamente e delittuosamente affossato un progetto Comune-Provincia-Regione per la realizzazione di una Cittadella della Solidarietà a Brindisi.
Si sta realizzando la ristrutturazione del dormitorio di Via Prov.le San Vito per 80 immigrati , sicuramente non basta , insieme al vitto e all’alloggio bisognerà occuparsi di integrazione. scolastica, culturale, lavorativa, occorre pensare ad un progetto globale di lotta a tutte le povertà che il Comune sta approntando , ma tutto questo ha bisogno della collaborazione di tutte le energie sane della città, troppo colpevole la delega.
Vorremmo creare una Casa di Accoglienza Pubblica, in grado di accogliere temporaneamente quelle situazioni di disagio che occupano le pagine dei nostri giornali più che dei nostri cuori, le famiglie sfrattate , gli uomini soli che minacciano di darsi fuoco, e spesso ci riescono, le tanti madri di famiglia vittime di povertà e violenza altrui.
Attualmente sono rimasti fuori dal dormitorio 23 giovani .
Imprenditori, sindacati, partiti politici, industrie, parrocchie, volontariato , possono mettere a disposizione risorse strutturali, intelligenze, testimonianze per affrontare insieme alle Istituzioni i tanti disagi che le povertà esprimono ogni giorno nella nostra Brindisi ?
I diritti fondamentali delle persone, il perseguimento della giustizia più che della carità, devono stare a cuore agli Amministratori tutti di una città ma anche a tutte le espressioni in cui si articola la nostra comunità civile.
Bruno Mitrugno
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