09/03/2013

La ribellione ha indossato le scarpe rosse.. di Barbara Carotenuto


Un corteo silenzioso ha attraversato le vie della città: oltre centoventi donne mostravano un cartello ciascuno con il nome di una donna uccisa! C’era chi indossava o chi teneva tra le mani un paio di scarpe rosse a testimonianza del terrore che incombe sulle vittime e al tempo stesso dichiarazione di forza della denuncia, della solidarietà e del coraggio di dire BASTA.
Grande partecipazione ieri sera alla manifestazione avvenuta a Brindisi.
L’altro modo di “festeggiare” la ricorrenza delle Donne è appunto stato la condivisione di un problema che affligge la nostra società, in taluni casi, ancora medioevale; poiché tutti siamo complici e responsabili per ciò che accade ad un’altra Donna.
Discriminazioni e violenze psicologiche oltre che fisiche vengono subite da coloro che all’apparenza sembrano fragili e insignificanti agli occhi del “mostro”, il quale non comprende il loro grande valore, la loro forza e soggiogato dal suo orgoglio ed eccesso senno si se, prevarica con la forza per non mostrarsi inferiore ed inadeguato!
Ieri ed ogni giorno passato e futuro vuole essere affermazione di solidarietà nella disperazione, dimostrazione della capacità di reagire a favore delle altre donne; il femminicidio è purtroppo, solo l’ atto conclusivo di una vita prima assoggettata poi subdolamente sottomessa ed infine violentemente tormentata. Una vita rassegnata. Per questo il grido silente e solidale di ognuna di quelle donne scese in piazza è NON RASSEGNATEVI!
Un messaggio che vuole arrivare alle Donne in difficoltà e bisognose di aiuto, che non deve essere solamente materiale, il primo passo è soccorrere l’anima per sconfiggere i soprusi.
Barbara Carotenuto