01/07/2013
Ciao Maria Cristina: io ti ricordo così. Di Guendalina Armenti
Grazie a Maria Cristina Piazzo ho intrapreso un viaggio Mistico nell’Universo dei libri e uso questo aggettivo perché mi sono sentita davvero una profanatrice. Ho imparato, infatti, lavorando per lei, che la Libreria è anche un luogo di Culto dove è bene muoversi in Silenzio, parlare a bassissima voce, leggère e veloci, sul pavimento lustrato ogni giorno, sempre partendo dal fondo. Senza disturbare il visitatore pur cogliendo con la giusta attenzione il momento in cui può aver bisogno di una qualche informazione. Ho imparato come si tiene tra le mani un libro che ti incuriosisce ma che non comprerai, come lo si protegge senza che i lembi della copertina possano sciuparsi, come si dispongono i Best Sellers, le Novità, i Titoli datati e quelli fotografici, come si allestiscono e si aggiornano almeno due volte alla settimana le vetrine, e come si addobbano, con la giusta discrezione, nel periodo delle festività. Ho imparato a prendere appunti in maniera ordinata e puntuale, ho imparato a gestire un software di archiviazione e gestione che ti permette di rintracciare, dopo aver inventariato ogni singolo titolo, ogni suo spostamento, giacenza, mancanza . Ho imparato il tormento di razionalizzare un oggetto prezioso e l’estasi di schiuderlo con leggerezza e desiderio. Ho imparato, sul brusio di Radio Rai, la fragilità dell’affermazione “…la vita non è nei libri” , perché al contrario, per Maria Cristina Piazzo, la Vita era nei libri. Grazie per tutto ciò che ho imparato e disimparato. Ora mi piace immaginarti su una nuvola di pagine scritte, nere su bianco. Eleganti come le tue acconciature, il tuo trucco leggero, i tuoi accessori perfetti..
Guendalina Armenti
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