08/06/2004
Messaggio alla città in occasioni delle elezioni amministrative
La città di Brindisi continua a vivere una situazione drammatica: una nuova ondata giudiziaria la percorre in una storia che pare avvolgerla in una nebbia che tarda a diradarsi. Tale situazione alimenta atteggiamenti di sfiducia, di rassegnazione, di torpore civile, ma anche di incredulità e di isolamento.
La Chiesa non intende in nessun modo interferire nelle indagini in corso da parte della Magistratura, né esprimere giudizi sulle persone coinvolte. Chiede anzi che condizioni oggettive di serenità siano favorite da tutti perché la verità giudiziaria possa definirsi e nello stesso tempo pone la sua attenzione agli uomini e alle famiglie che vivono direttamente il dramma delle accuse e delle inchieste.
Ci sono però alcune questioni, che vanno al di là delle indagini, e chiedono alla città di interrogarsi e di misurarsi.
ALCUNE QUESTIONI
- C'è prima di tutto l'ineludibile e sempre nuovo rapporto tra morale e politica che non pare essere oggetto dì attenzione, di analisi, di verifica neppure nei luoghi più deputati ad affrontarlo. Sembra di assistere ad una specie di accomodamento diffuso per il quale il mondo della politica debba piegarsi alle regole del mercato e dell'economia in un gioco per la sopravvivenza che tende a cancellare i fondamenti della vita di relazione, i presupposti della convivenza civile. Si tratta di un gioco che non può continuare all'infinito, si spezza proprio perché, facendo diventare l'altro estraneo, allontana e distrugge i legami interpersonali e rende impossibile la vita. La politica, svincolata da tale assunzione di responsabilità, costruisce progetti e programmi sulle sabbie mobili di interessi piccoli, si smarrisce in vertici senza base, costruisce nuovi muri, si proietta senza radici e senza orizzonti.
Il fondamento morale della politica non è interesse solo di alcuni: è la possibilità primaria della politica a cui occorre necessariamente tornare e su cui aprire una nuova stagione culturale e alla quale devono concorrere gruppi, associazioni, partiti, sindacati presenti nella città.
- C'è poi una seconda questione: l'urgenza di un ritorno della politica a alla politica. Non si può aspettare passivamente che passi l'onda giudiziaria nell'attesa inerte di tempi migliori.
Occorre uno scatto comune di dignità. Occorre che i cittadini di Brindisi diano segnali positivi e continui di reazione, che s'incontrino, discutano e affrontino in tutti i luoghi la crisi particolarissima della loro città.
La Chiesa che è in Brindisi invita tutti a utilizzare questo tempo che ci separa dalle nuove consultazioni elettorali amministrative a porre al centro della vita della città e la sua qualità. Il suo futuro appartiene a tutti.
Che i prossimi giorni siano di riscatto civile, di confronto leale e democratico, di crescita consapevole di responsabilità intorno alle sfide che la città pone.
Che tutte le forze politiche diano segnali chiari e inequivocabili di rinnovamento coraggioso, di programmi, metodi e uomini, attraverso un dibattito aperto con i cittadini.
ALCUNI NODI
La Chiesa che è in Brindisi pone, pertanto, all'attenzione di tutte le espressioni culturali, sociali, economiche, politiche, istituzionali della città alcuni nodi, tra gli altri, intorno ai quali siano offerte chiare indicazioni programmatiche e siano assunti impegni da parte dei candidati.
- Il primo di essi riguarda il diritto alla salute dei cittadini.
Molti elementi e molti dati ormai costituiscono un segnale allarmante tale da affrontare senza remore la questione ambientale. Le preoccupazioni espresse pubblicamente vanno prese seriamente in considerazione: vanno effettuate indagini scientifiche e controllabili riguardo agli insediamenti a rischio.
La politica e le Istituzioni devono farsi vicine alla tragedia che si consuma in tante famiglie attraversate sempre più da malattie terribili con percentuali tali da attribuire alla città di Brindisi un ben triste primato. Ad aggravare ancora di più è poi intervenuto, nel corso degli ultimi mesi, l'affollamento dell'Ospedale "Perrino" che con le sue strutture non è capace di rispondere a richieste e domande di un ampio territorio.
Le lunghe attese dei pazienti presso il Pronto Soccorso, così come quasi quotidianamente si verificano, e che non dipendono dal personale medico, infermieristico e ausiliario, costituiscono ormai una delle pagine più nere e umilianti della dignità della vita dei cittadini.
- Un secondo nodo riguarda il modello di sviluppo della città.
Esso ormai già da un cinquantennio non è più legato alle risorse del territorio, alle sue vocazioni, a ciò che più profondamente gli appartiene: il porto, le bellezze paesaggistiche costiere, il collegamento con l'Oriente, la fertilità della terra, la ricchezza monumentale e artistica di un ampio retroterra, le tradizioni gastronomiche, il valore di radici e civiltà pre-romane, l'arte bizantina e un'enorme quantità di beni storico-culturali dei secoli successivi, Lo sviluppo industriale di Brindisi è sembrato prescindere da tali risorse.
Lo sviluppo di Brindisi va quindi ripensato, guidato e promosso secondo programmi che coniughino occupazione e rispetto dell'ambiente e della salute.
I dati sull'occupazione sono terribilmente allarmanti. L'occupazione nel territorio è spesso precaria o stagionale e con scarse prospettive, tanto che soprattutto i giovani sono privati delle loro più legittime aspettative.
- Un ultimo nodo riguarda i servizi e la partecipazione democratica.
Occorre riprendere con forza il senso etico-politico di un aspetto fondamentale della vita della città e delle responsabilità politico-istituzionali di chi la guida, a partire da una riflessione critica sulle insufficienze, gli sprechi, i ritardi, le strozzature burocratiche di eventuali gestioni passate, va ripresa una politica dei servizi, liberandola da alcuni limiti e consegnandola al suo scopo fondamentale: far crescere la qualità della vita dei cittadini, che è prima di tutto qualità sociale e relazionale. Ad uno sviluppo che faccia crescere l'occupazione e i redditi più bassi deve corrispondere la programmazione dei servizi che devono fare arretrare la povertà morale, civile, culturale. A partire dagli esclusi, da tutti coloro che vivono le situazioni più difficili di emarginazione e di rifiuto.
Una città solidale si costruisce favorendo e incrementando strumenti e luoghi di partecipazione, in cui i cittadini possono esercitare un potere reale e diffuso, perché portatori di diritti da vivere pubblicamente e nel confronto dì posizioni e idee.
La Chiesa che è in Brindisi è pronta a sostenere, per le responsabilità e le modalità che le sono proprie, religiose e educative, l'impegno e la fatica di tutti i cittadini a ritrovare dentro la propria vita una nuova tensione ideale capace di ridisegnare la città a misura d'uomo, di cittadino, di costruttore e partecipe di un benessere diffuso morale, civile ed economico.
ARCIDIOCESI DI BRINDISI-OSTUNI
VICARIA URBANA DI BRINDISI
Piazza Duomo - 72100 Brindisi
Tel e fax 0831521157
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Vicario Urbano: Don Adriano Miglietta
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