E’ guerra ancora per la chiusura dei corsi. Da una parte la
Confcommercio, dall’altra il sindaco Antonino che difende la sua scelta che pure
tanto consenso ha avuto tra i cittadini.
I dirigenti dell’associazione
di categoria Rino Malcarne e Giampiero Pennetta sono convinti che
proprio a causa di tale contrastato provvedimento, il volume d’affari di
alcuni esercizi avrebbe subito una flessione tale da provocarne la
chiusura. Di diverso avviso Antonino, il quale vede nel crepuscolo
dell’economia illegale basata sul contrabbando, la ragione della crisi che avrebbe
colpito i nostri esercenti.
Dopo l'"Operazione Primavera" circolerebbe,
in sostanza, meno denaro rispetto qualche anno fa, e di questo ne
risentirebbero in maniera particolare gli esercizi del centro storico.
Soprattutto quelli che commercializzano quei generi di lusso (grandi firme
di abbigliamento, calzature, preziosi) che un tempo andavano a ruba
proprio tra coloro che vivevano di "bionde", sempre pronti a pagare in
contanti, magari con i proverbiali, "classici", mazzi di banconote da
centomila tenuti assieme con l’elastico.
Ma secondo Antonino, superato
questo momento di transizione, le prospettive della nostra economia
sarebbero più che buone, grazie all'adeguato sfruttamento dei fondi europei e
alle nuove opportunità rinvenienti dall'adeguata e razionale
utilizzazione delle potenzialità del territorio.
La partita tra il Sindaco e Pennetta si gioca anche in consiglio
comunale, dove l’ex popolare ora indipendente, di fatto passato al polo,
partecipa assiduamente a quei "controconsigli" e alle conferenze stampa
congiunte e preelettolari organizzate dal centro destra.
Siamo già in piena campagna per le comunali, e "La Casa delle Libertà" vive un periodo
di fibrillazione, di grande confusione e nervosismo, poiché non sarebbe
ancora emerso un uomo d'area in grado di fronteggiare il previsto
strapotere di Antonino nelle prossime consultazioni. Molti, come il
penalista Attolini hanno gentilmente declinato l'invito. Altri come Frugis e
Rollo diffcilmente accetteranno di "bruciarsi".
|