Grande commozione ha suscitato in città la morte di Giustino Durano,
famoso attore di teatro nostro concittadino,
giunto alla ribalta internazionale con la sua magistrale interpretazione nel film di Roberto Benigni "La vita è bella".
Le esequie dell'attore hanno avuto luogo nell'antica chiesa di San Benedetto. Presenti le massime autorità cittadine e i parenti di Durano.
A Durano potrebbero essere dedicati il nuovo Teatro oppure la Scuola di teatro che
sorgerà presso l'ex Cinema Di Giulio.
Sarebbe il giusto tributo nei confronti di un uomo che ha portato in alto, molto in alto, il nome di questa città.
L'attore, da tempo malato, avrebbe dovuto interpretare il
ruolo di Autolico nel Racconto d'inverno di Shakespeare in scena
a partire da mercoledì 20 al Teatro Argentina. Attore fra i preferiti di Giorgio Strehler, Durano fece parte, dunque, del cast de
"La vita è bella" , film grazie al quale vinse un Nastro d'Argento per l'interpretazione dello zio del protagonista, il premio Oscar Roberto Benigni. "È un pezzo della mia vita che se ne va - ha detto Dario Fo ricordando il collega - con lui ho condiviso le prime due-tre battaglie determinanti per la nostra storia di attori e commediografi. Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto. Ci conoscemmo in una trasmissione radiofonica della Rai, poi conoscemmo anche Franco Parenti e diventammo un trio, lavorando sempre insieme per almeno due anni. Il momento di dividerci arrivò perché ognuno di noi aveva acquisito il proprio linguaggio e doveva percorrere la propria strada ma siamo sempre rimasti in ottimi rapporti. Una delle ultime volte che l'ho
sentito è stato per fargli i complimenti per La vita è bella dove diede prova ancora un volta di essere un attore di grandissimo livello".
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