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Fabrizio Truglio: C'era una volta ... genetica al Perrino
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Riportiamo l'intervento di Fabrizio Truglio per gentile concessione del sito www.ulivobrindisi.it
C’ era una volta l’ Unità Operativa di genetica medica
all’Ospedale
Perrino di Brindisi...
ma questa favola purtroppo non ha un lieto fine: già, perchè da un mese a questa parte e dopo solo cinque anni dalla sua
apertura la genetica ospedaliera a Brindisi non esiste più, spazzata via in un sol colpo dalla nuova dirigenza del nosocomio.
Era un reparto inefficiente? al contrario, efficientissimo. Era antieconomico? tutt’altro. E allora?
Allora il Direttore Generale Bruno Causo ha deciso di chiudere il reparto solo perchè ha applicato kafkianamente una legge
regionale (la 32, ex 28) che a suo dire gli impediva di rinnovare l’incarico ai due consulenti
(badate bene due, non trentadue) che insieme ai due tecnici di ruolo portavano avanti tutto il lavoro della sezione.
Alcuni numeri tanto per intenderci:
solo nell’anno 2001 circa 1000 analisi citogenetiche, 250 tra consulenze genetiche e farmacologiche, una ventina di
indagini molecolari sul DNA svolte in collaborazione con altre genetiche italiane, tutto ciò a servire un territorio
provinciale sprovvisto a tutt’oggi di altre realtà di tipo pubblico per quanto riguarda questo importante e delicato
settore.
Incredibile? Non più di tanto se inserito in un contesto dove la chiusura della genetica è forse il fatto più eclatante ma
tuttavia solo la punta dell’iceberg di quanto sta accadendo nel nostro Ospedale: infatti dal suo insediamento ad oggi
(e sono passati solo pochi mesi) la nuova dirigenza sta sistematicamente eliminando una serie di professionalità (medici,
biologi e personale paramedico) che garantivano a parecchi settori del laboratorio di analisi efficienza e qualità.
Tutto questo sventolando la bandiera del risparmio e della trasparenza, in realtà perseguendo con arroganza e prepotenza
ben altri obiettivi: eliminare in alcuni casi e in altri mettere in gravi difficoltà settori efficienti e di qualità per
far sì che l’utenza sia costretta a rivolgersi alla sanità privata...
Vi posso assicurare amici dell’Ulivo che noi operatori interni all’Ospedale stiamo vivendo con angoscia e
sgomento questi brutti momenti, anche perchè lo sta avvenendo con precisione chirurgica e in assoluto silenzio da parte
degli organi di informazione, e aggiungo a Brindisi molto di più che in altre realtà regionali...
Il morale di questa brutta favola? Che se negli ultimi tempi la sanità in Puglia vive momenti molto difficili,
all’ Ospedale Perrino è in atto un a vera tragedia.
Che fare? Resistere, resistere, resistere. E mobilitarsi per favore.
Fabrizio Truglio
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