Gli inquilini di alloggi di edilizia residenziale pubblica della provincia di Brindisi, nell’anno 2015, sono rimasti a bocca asciutta.
Non hanno potuto cioè usufruire delle detrazioni a favore degli assegnatari di alloggi sociali previsti dall’art. 7 del D. L. 47/14 convertito nella legge 80/14.
Questa legge prevede che gli assegnatari di alloggio sociale beneficino di una detrazione pari a € 900,00 se hanno un reddito non superiore ad € 15.493,71 e di € 450,00 se hanno un reddito compreso tra € 15.493,71 ed € 30.987,41.
Per potere beneficiare di tale detrazione l’inquilino deve produrre il contratto di locazione nonché una certificazione rilasciata dall’ente proprietario (A.R.C.A., ex I.A.C.P. o Comune), che attesta che l’unità immobiliare assegnatagli è un alloggio sociale.
Sulla base di ciò, gli ex I.A.C.P. di Bari e Taranto hanno rilasciato la certificazione necessaria, mentre quello di Brindisi (ed anche, a quanto pare, quello di Lecce) si è rifiutato, sostenendo che la definizione di alloggio sociale contenuta nella L. 80/14 è ambigua.
Non è servita neppure una riunione ad hoc promossa a fine luglio dall’Assessore regionale alla Pianificazione territoriale Arch. Curcuruto per fugare le perplessità dell’Istituto brindisino.
Sarebbe stato ancora possibile, con una integrazione alla dichiarazione dei redditi da effettuare entro il 20 ottobre, beneficiare delle detrazioni.
“Al di là dei dubbi dei Dirigenti dell’Istituto, che comunque responsabilmente andavano approfonditi nel merito in tempo utile”, sostengono la Segretaria Generale della CGIL Michela Almiento ed il segretario Provinciale del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) di Brindisi Marcello Petarra, “ di fatto i cittadini assegnatari brindisini non hanno potuto beneficiare della misura risultando quindi danneggiati rispetto ai cittadini di altre province. E’ dunque necessario che, in occasione della prossima stagione fiscale, la situazione venga chiarita al fine di evitare nuovamente disparità di trattamento e perdita di benefici”.
COMUNICATO STAMPA SUNIA E CGIL BRINDISI
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