Grottaglie: Laghezza, De Pasquale, Prete, Portosi, Musuraca, Franco (78′ Bongermino), Collocola, De Luca, Del Prete, Facecchia, Pisano (64′ Faccini, 67′ Salvi). A disp.: Anastasia, Vitale, Danese, Palmisano, Bruno, Mitrotti. All. Pizzonia
Brindisi: Pizzolato, Ivone, Raho, Danucci, Ferrara, Mannone, Loiodice, Ciano (69′ Lorito), Molinari (59′ Esposito), Ancora, Varsi (90′ Ascione). A disp.: Cattafesta, Dinielli, Pellegrino, Tagliente, De Vivo, Lorusso. All. Castellucci
Arbitro: Vimercati di Cosenza coadiuvato da Zangara di Catanzaro e Sciammarella di Paola
Rete: 7′ Varsi, 72′ Ancora (rig.)
Ammoniti: Ciano, Prete, De Pasquale
Il Brindisi batte anche al Grottaglie e si presenta, con 7 vittorie su 8 partite, al cospetto della capolista Andria. L’appuntamento è tra 15 giorni, dopo la pausa di campionato. E sarà un grande match
Nel frattempo i tifosi biancazzurri possono godersi la bella vittoria di Grottaglie. Contro una compagine non eccelsa ma molto ostica, il Brindisi ha giocato in scioltezza regolando gli avversari con un gol per tempo.
La prima rete, quella di Varsi, ha messo la gara in discesa; la seconda – quella su rigore di Ancora – ha posto la parola fine alla gara. In mezzo una partita giocata ad armi pari con la gran voglia del Grottaglie di fare risultato e con la determinazione e sicurezza del Brindisi a lottare per i tre punti.
Battaglia doveva essere e battaglia è stata, col Brindisi che alla fine è uscito meritatamente vittorioso confermandosi squadra matura ed in ottima forma.
Nel fango di un campo di gioco un tempo tra i migliori della regione ed oggi ridotto ad una vera latrina, dove risulta difficile pure mantenersi in equilibrio, i nostri sono stati bravi ad imbastire ed a finalizzare una buona azione dopo appena 7 minuti, quando Ancora, imbeccato da “quello lì”, quasi dalla linea di fondo ha messo in mezzo un cross tanto preciso che Varsi, il più basso dei 22 in campo, non ha avuto difficoltà ad incornare in porta siglando il prezioso vantaggio.
Messa subito in discesa la gara, i biancazzurri hanno potuto impostare i restanti 83 minuti sul controllo della modesta reazione grottagliese, tenendosi pronti a ripartire in contropiede per chiudere definitivamente i conti. Con un gagliardo Ciano nell’insolito ruolo di interdittore, un Danucci anche oggi tonico ed ordinato ed un Loiodice pronto al sacrificio, il Grottaglie si è praticamente spento sulla trequarti, cioè venendo sistematicamente fermato proprio da quel reparto (il centrocampo) che più preoccupava alla vigilia a causa delle contemporanee assenze dello squalificato Pollidori, dell’influenzato La Fortezza e, poco prima della gara, anche del febbricitante De Vivo.
Quando poi la mediana è stata scavalcata, ci ha pensato l’inedita coppia difensiva composta dall’ottimo Ferrara e dall’esordiente Mannone a prevalere puntualmente nelle chiusure, negli anticipi, nei contrasti e nelle palle alte. Pizzolato, infatti, nel primo tempo si è limitato all’ordinaria amministrazione e solo nell’ultimo quarto di gara, col risultato ormai incanalato, è stato impegnato in un paio di occasioni in cui – da portiere ormai abbastanza affidabile – si è fatto trovare ben piazzato e reattivo.
Il terreno di gioco pesantissimo e la serrata marcatura su di lui non hanno fatto brillare “quello lì”, che però ha tenuto sulle spine la retroguardia locale, riuscendo anche a procurarsi due grosse occasioni da rete, la prima in un veloce contropiede, in cui è stato anticipato d’un soffio all’ultimo momento, la seconda – davvero gigantesca – quando da centro area ha calciato praticamente a botta sicura trovando sulla traiettoria il corpo di un difensore che si è immolato quasi sulla linea di porta.
Nel complesso, quindi, la gara ha lasciato presagire più il raddoppio del Brindisi che il pareggio del Grottaglie. E così è stato. A venti minuti dal termine, infatti, il sempre positivo Ancora ha battuto un’insidiosa punizione dal limite che il poderoso mediano Portosi schierato in barriera ha deviato alzando platealmente un braccio, costringendo l’arbitro cosentino Vimercati ad ammonirlo ed a concedere un nettissimo calcio di rigore, che lo stesso Ancora ha trasformato (settimo sigillo stagionale per lui) nel tripudio dei 400 brindisini accorsi al “D’Amuri”.
Il Brindisi è terzo, ma realmente nei playoff perché la Cavese (sconfitta a San Severo) ora è sesta a 3 lunghezze.
Il campionato, quindi, lo stiamo onorando e questo è il nostro primo dovere.
A.B.
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