Pierpaolo Montinaro, pm della procura di Brindisi, ha notificato tre avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del soffitto di un’aula dell’istituto Pessina di Ostuni verificatosi in 13 Aprile scorso.
Delle cinque persone inizialmente indagate restano al vaglio della giustizia le posizioni di Roberto Melpignano, dirigente dei lavori pubblici del comune di Ostuni, e di Salvatore Molentino e Palmiro Brocca, rispettivamente direttore dei lavori e rappresentante legale dell’azienda che aveva eseguito gli interventi di ristrutturazione terminati pochi giorni prima del crollo.
Queste le accuse mosse ai tre indagati: per Melpignano “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, Brocca dovrà rispondere di “inadempimento di contratti di pubbliche forniture, cooperazione colposa e lesioni colpose” mentre Salvatore Molentino potrebbe andare a giudizio per “falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e lesioni colpose”
Le indagini sono state condotte dal commissariato di Polizia di Ostuni che ha operato acquisendo tutti i documenti sui lavori di ristrutturazione e si è avvalso di una perizia tecnica svolta dall’Ing. Michele Colella: dalle indagini sarebbe emerso che il blocco d’intonaco si sarebbe staccato a causa della scarsa aderenza dell’intonaco alla struttura di supporto in cemento armato.
Come si ricorderà il 13 aprile 2015 due alunni rimasero feriti durante le lezioni per la caduta di un grosso pezzo di intonaco dal soffitto di un’aula della scuola elementare Pessina di Ostun.
Il crollo di pezzi di intonaco dal soffitto avvenne a meno di tre mesi dagli ultimi interventi di ristrutturazione, portati a termine a metà gennaio.
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