Ho seguito in questi giorni le polemiche scatenate dalla lettera alla stampa con la quale Cesare Mevoli, – abbandonando il comodo e prestigioso ruolo di componente dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, oltre chè di vice Presidente provinciale vicario di quel partito, – ha preferito lasciare per lanciarsi in una nuova iniziativa politica.
Dopo una attenta valutazione di quanto esposto da Mevoli, – dapprima all’interno del partito, e solo in seguito sulla stampa, non avendo ricevuto risposta alle sue rivendicazioni di vincitore morale della campagna elettorale relativamente alla lista nella quale ci siamo candidati, ho riscontrato che le stesse criticità e chiusure sono state perpetrate anche nei miei confronti.
Infatti, non solo ho preso atto di un intero partito che ha spinto unanimemente per la elezione di una sola persona, ma si è preferito candidature deboli, purchè al femminile, pur di utilizzare la preferenza di genere per agevolare tale volontà, fornendo a tutte un’unica indicazione di voto.
Essendo stato il quarto in ordine di arrivo con le preferenze ottenute, – e ritenendo che in un partito chiuso in se stesso ed autoreferenziale non vi sia posto per chi , pur volendo fare Politica, non rinuncia al suo spirito critico e non si aggiunge all’elenco degli yes man, – ho partecipato all’incontro del 29 u.s. di presentazione del libro dell’On.le Gianni Alemanno, incontro vissuto e partecipato da un folto pubblico, ed alla fine dello stesso ho stretto la mano ad Alemanno ed assicurato la mia volontà di collaborare con il nuovo soggetto politico di destra portato avanti dallo stesso Alemanno e a livello provinciale da Cesare Mevoli.
C.S.
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