August 24, 2025

“Basta con le parole ed i giochetti, iniziamo già da domani la bonifica del sito di Brindisi Nord smontando gruppi 1 e 2 cosi come previsto in tutti i piani industriali autorizzati o proposti degli ultimi 15 anni”.

 

E’ il pensiero di Bobo Aprile, del Sindacato Cobas, sul futuro dei lavoratori della centrale Edipower/A2A. Secondo il piano dell’azienda lombarda, in previsione della chiusura dello stabilimento, 20 lavoratori dovranno essere “accompagnati” verso la pensione mentre i restanti saranno ricollocati in altri impianti in Italia.

 

Aprile critica il comportamento delle organizzazioni sindacali di categoria: “L’accordo fatto a Milano tra A2A e le organizzazioni sindacali nazionali è stato nascosto a Brindisi dalle organizzazioni sindacali locali… e “le nostre convinzioni sono poi state rafforzate dal fatto che la lettera aperta scritta dalle organizzazioni sindacali elettriche brindisine , rivolte agli Enti Locali e Regionali , non contiene un elemento importante che un documento delle Segreterie Nazionali invece ha”.
Precisa Aprile: “Le organizzazioni Sindacali Nazionali in un documento del 16 Ottobre 2015 scrivono: Per quanto riguarda il sito di Brindisi. A2A, d’intesa con le OO.SS., garantisce la continuità occupazionale ai lavoratori di Brindisi, attraverso strumenti condivisi. Nello specifico: presidio degli impianti e modalità di dismissioni dei gruppi 1 e 2, piano di mobilità ed esodo, mobilità territoriale e professionale infragruppo.
Uno specifico tavolo, costituito a livello locale, sarà finalizzato all’analisi e al confronti sui temi sopra citati”.

 
Aprile sostiene che questo è “un modo di fare sindacato abbastanza singolare” e chiede: “Perché non riportare la dismissione dei gruppi 1 e 2, anche se tra l’altro era un fatto dovuto perché contenuto in tutti i piani industriale degli ultimi 15 anni?”.

 
Il rappresentante dei Cobas rincara la dose: “Si parla di trasferimenti quando questi possono essere evitati con l’impegno lavorativo nella dismissione dei gruppi 1 e 2.

Se vogliamo dirla tutta solo dopo che A2A decide di bonificare il sito, attraverso decisioni vere e non solo a parole come è avvenuto fino ad oggi, che ha senso presentare dei progetti ambientali rivolti alla riqualificazione del sito?”
“Questa è la strada – chiude Aprile – se vogliamo effettivamente salvare i posti di lavoro”.

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