Un’area di oltre 6.000 mq. sulla quale erano stati eseguiti lavori di sbancamento e asportazione del soprassuolo vegetale. E’ quanto hanno posto sotto sequestro gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Ostuni.
L’operazione è stata condotta ieri dopo gli accertamenti eseguiti sul terreno, sito in agro di Ostuni, sul litorale tra la località di Monticelli e Diana Marina.
L’immobile, di proprietà di un Istituto Religioso, era stato ceduto in comodato d’uso ad un imprenditore agricolo della zona che li aveva rilevati al fine di coltivarli. Quest’ultimo, ha proceduto però, non solo alla aratura sulle aree già a seminativo, ma anche nelle zone ricoperte da vegetazione retrodunale, danneggiando irrimediabilmente l’habitat ivi presente, tutelato dalla norma nazionale nonché comunitaria.
I lavori contestati sono stati effettuati per mezzo di una trattrice agricola con l’intento di ricavare superficie utile da coltivare a seminativo.
Oltre ad interessare le aree a gariga e a pseudo-steppa mediterranea presenti sulle scogliere della zona, le opere realizzate illegalmente sono state effettuate anche sull’area demaniale, fino ad interessare la spiaggia presente nella caletta.
L’autore della violazione, V.T., risponderà del reato di danneggiamento di bellezze naturali previsto per tali opere dall’art. 734 del Codice Penale (“Distruzione e deturpamento di bellezze naturali”), oltre a quello prescritto dal D.L.vo 42/2004 (Codice dei Beni culturali e del paesaggio), che sanziona penalmente chi esegue opere su beni paesaggistici senza la prescritta autorizzazione.
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