May 6, 2025

Tre assoluzioni perché il fatto non sussiste ed una per non aver commesso il fatto.
E’ questo il verdetto emesso dalla Dott.ssa Annalisa De Benedictis, gip del Tribunale di Lecce, sull’inchiesta relativa ad un presunto illecito trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali.
L’operazione, denominata “Cenerentola”, fu condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce coadiuvati dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, dai Noe di Bologna e Bari, ed ha condotto il dott. Antonio Negro, pm della Dda di Lecce, a richiedere il rinvio a giudizio per 18 persone.

L’attività, iniziata nel febbraio 2008 e conclusa nell’Ottobre 2012, ipotizzò l’illegale trattamento di rifiuti speciali, soprattutto ceneri prodotte all’interno delle centrali Enel ed Edipower di Brindisi e i residui dello smaltimento della Ex Dow Chemical che operava Petrolchimico.

Nel 2012 furono emessi diciotto informazioni di garanzia nei confronti di imprenditori, gestori di impianti di trattamento di rifiuti, trasportatori, dirigenti e dipendenti di impianti di produzione di energia elettrica.

I reati individuati andavano dal traffico illecito di rifiuti, all’esercizio di discarica abusiva fino alla miscelazione di rifiuti pericolosi, commessi con più operazioni di conferimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da ceneri pesanti e leggere derivanti dalla combustione di carbone e biomasse, provenienti da impianti di produzione di energia elettrica, inceneritori, nonchè da rifiuti derivanti da operazioni di demolizione di opere edili ed impianti industriali.

 

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce chiamato a sentenziare sul procedimento penale a carico di Pasquale Borregine (già Direttore Generale della M.C.M. s.p.a.;), Alfredo Scala (già capo cantiere della ditta M.C.M. S.p.a.), Sergio Galassi (già vice capo cantiere della ditta M.C.M. S.p.a.) e Antonio Pecchia (legale rappresentante della Ital Green Energy S.r.l.) ha ritenuto infondate le accuse, ed ha prosciolto Borregine, Scala e Galassi “perchè il fatto non sussiste” mentre Pecchia è stato assolto “per non aver commesso il fatto”.

No Comments