La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, celebrata per la prima volta nel 2003, cade ogni anno il 10 settembre, secondo il calendario della Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). Questa è una opportunità di sensibilizzazione per tutti i settori della società: il pubblico, le associazioni a scopo benefico, le comunità, i ricercatori, i clinici, i medici di base, i politici, i volontari e tutti coloro che hanno avuto a che fare con il suicidio.
La OMS stima che ogni anno nel mondo muoiono circa un milione di persone per suicidio. Questi numeri rappresentano un tasso di mortalità per suicidio di 14,5 su 100.000 abitanti. La realtà è che ogni 40 secondi, nel mondo, avviene una morte per suicidio. In molti paesi industrializzati il suicidio può essere la seconda o la terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti.
È considerato inoltre essere la tredicesima causa di morte in tutto il mondo per persone di tutte le età.
In Italia, i suicidi nel 2015 sono stati pari a 3935, vale a dire il 6,5 ogni 100.000 abitanti, e il numero di persone che si tolgono la vita oscilla ogni anno tra 3500 e 4000, con netta prevalenza tra gli uomini rispetto alle donne (tre volte di più). In Europa, solo la Grecia e Cipro hanno un tasso più basso di suicidi ogni 100.000 abitanti.
In aggiunta alle vittime di suicidio, nel mondo ci sono svariati milioni di persone che compiono tentativi di suicidio causando stress emotivo e sofferenza alle persone che le circondano e ai loro familiari (gli esperti stimano che per ogni suicidio almeno sei persone siano colpite dall’evento).
Uno dei problemi più grandi legati al suicidio è costituito dallo stigma, cioè dal marchio peggiorativo che viene associato a coloro che hanno tentato il suicidio o alle persone che hanno perso un loro familiare per suicidio.
La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio 2019 fornisce dunque una occasione unica di organizzare a livello locale, regionale e nazionale attività che migliorino la consapevolezza pubblica nei confronti del problema del comportamento suicidiario e l’impegno per la prevenzione del suicidio.
Il Centro di Salute Mentale di Brindisi-San Vito dei Normanni, di concerto con la direzione sanitaria dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, ha voluto continuare nel suo impegno di apertura alla società per svolgere quest’anno un approfondimento sulla “Prevenzione del suicidio in ospedale”, dedicato agli operatori sanitari dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Invitiamo pertanto i cittadini interessati all’incontro che avrà luogo sabato 14 settembre, alle ore 9.00-10.00, presso la sala conferenze al decimo piano dell’ospedale “Perrino”. Introdurrà l’incontro il dottor Francesco Colizzi, direttore del CSM di Brindisi, interverranno il direttore sanitario del “Perrino”, dottor A. La Spada, il presidente della Commissione consiliare Servizi Sociali di Brindisi, dottor Paolo le Grazie, il responsabile della U.O. Risk management dottor Valter De Nitto, il dottor Domenico Suma, direttore DSM; concluderà il dottor Andrea Gigliobianco, direttore sanitario ASL BR. Vi saranno testimonianze di volontari della associazione brindisina Gulliver 180.
Durante l’incontro, aperto ad operatori e cittadini interessati, verrà diffuso gratuitamente del materiale di informazione – educazione per sfatare tanti pregiudizi che ostacolano la possibilità, che ognuno di noi ha, di aiutare chi pensa al suicidio come soluzione al dolore mentale. E’ anche disponibile la procedura ASL BR sulla prevenzione del suicidio negli ospedali brindisini.
Chi considera l’ipotesi di “levar la mano su di sé” vuole assolutamente vivere, ma non riesce a trovare possibili alternative per superare la propria condizione di dolore. La prevenzione del suicidio è dunque una immensa sfida che la comunità deve raccogliere, divenendo sempre più capace di ascolto del dolore delle persone e in grado di intervenire, ai diversi livelli, con delicatezza, empatia, tempestività e professionalità.
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