«Spero di poter dimostrare che verso la politica si può avere un approccio differente». Con queste parole, la notte del 19 giugno, il neo Sindaco Angela Carluccio annunciava le sue intenzioni sui metodi da utilizzare per affrontare, con impegno e responsabilità, l’incarico affidatole dagli elettori e per sottolineare quella svolta necessaria a risollevare Brindisi dalle condizioni disastrate in cui versa.
«Il nostro è un progetto nuovo. Il nuovo laboratorio per migliorare, far crescere Brindisi», le faceva eco subito dopo Massimo Ferrarese, il primo a scommettere su di lei.
Il 13 luglio, a “sole” tre settimane dalla proclamazione, il Sindaco Carluccio comunicava alla stampa ed ai cittadini la composizione del nuovo Esecutivo.
E’ inutile ripetere le contraddizioni insite nelle scelte del Sindaco poiché, anche per gli osservatori meno arguti, è evidente che quella varata dall’avv. Carluccio è una giunta a termine appositamente studiata per favorire la logica dei giochi di potere interni alla coalizione, una Giunta scelta senza programmazione, senza tenere conto delle innumerevoli problematiche che affliggono la città e, per ciò stesso, irrispettosa verso i cittadini ed in particolare verso i suoi elettori.
Quella presentata è una Giunta senza una chiara maggioranza in Consiglio comunale e del tutto priva di specifiche competenze professionali, a mio avviso indispensabili per ridare slancio alla macchina burocratica.
Ma, la scelta che desta in me maggiore preoccupazione, è la decisione del Sindaco di accentrare a sé le deleghe dell’Ambiente, dei Rifiuti e dei Servizi Sociali: non sarebbe stato più opportuno affidare questi settori a professionisti capaci di invertire bruscamente la rotta, dando segnali tangibili di una progettazione seria ed efficace?
In attesa di futuri sviluppi o di chiarimenti riguardo alle motivazioni sottese a tali scelte, mi chiedo: è questo il differente approccio alla politica inteso dall’avv. Carluccio? Sono questi i primi effetti del laboratorio che il Presidente Ferrarese ha in mente per migliorare Brindisi?
Ma, soprattutto, dall’alto del suo ruolo attivo di Garante della legalità, il Notaio Errico quanta trasparenza può conclamare?
Da cittadino curioso di vedere l’evolversi degli eventi, oggi mi sento di rivolgere queste domande nella certezza che i miei immaginari interlocutori non risponderanno mai.
Sergio A. Angelelli
Cantiere Giovani
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