Non conosciamo quali possano essere le reali motivazioni che hanno spinto il consigliere Abaterusso ad abbandonarsi ad un attacco così scomposto nei confronti del Segretario provinciale Maurizio Bruno.
Di sicuro ci lascia basiti il fatto che, un consigliere regionale del PD, a fronte di un’inchiesta di tale portata che fa luce su una pagina vergognosa e drammatica per la nostra provincia e per il suo sistema sanitario, non trovi di meglio da fare che condannare le dichiarazioni del Segretario provinciale. Dichiarazioni, pure forti, ma che rappresentano un segnale inequivocabile in direzione del rigore e della serietà, unicamente a salvaguardia delle istituzioni.
Un atteggiamento di rigore che non può che essere condiviso da tutti coloro che, come priorità del proprio agire politico, pongono il bene pubblico e la credibilità delle istituzioni.
Forse il consigliere non sa che il lavoro della Procura e delle Forze dell’ordine ha messo in luce un vero e proprio sistema delinquenziale. Un sistema che ha regnato per anni in questa provincia e che, nell’ambito del processo in corso, ha visto l’imputazione di decine e decine di persone per reati molto gravi. Forse il Consigliere non lo sa, ma a parlare di “cupola politica” nella gestione del malaffare facendo i nomi e cognomi dei politici in questione è stato per ultimo il Comandante dei ROS in un pubblico processo, non Maurizio Bruno o la scrivente segreteria provinciale! Forse non lo sa ma per noi, che ancora crediamo nella politica distante da certe nefandezze, il fatto che i nomi di quei politici siano espressione del nostro Partito ancora ci indigna e ci mortifica, ma soprattutto ci interroga su come sia stato possibile che in tutti questi anni nessuno si sia accorto di nulla! La migliore risposta è forse quella di fare spallucce o peggio difendere l’indifendibile? Secondo noi no! La politica, quella sana, deve necessariamente dare delle risposte e assumere posizioni nette, chiare ed inequivocabili! Sono stati troppi i silenzi in questi 10 anni da parte della politica, nessuna denuncia, nessuna parola, niente di niente. Irrintracciabile anche un solo comunicato, persino dopo che l’inchiesta è divenuta di pubblico dominio. Solo un lunghissimo e pesante silenzio. Un silenzio che pesa sulle spalle del PD e che rischia di affossarlo.
Irresponsabile ed inadeguato, allora, è chi non condanna questo silenzio, questa assenza, non si fa domande, non si interroga su come sia stato possibile, ed invece trova il tempo di delegittimare pubblicamente chi, tra mille difficoltà, prova a tutelare partito ed istituzioni da vicende che potrebbero travolgerne credibilità ed onorabilità.
Noi non arretreremo di un solo millimetro! Siamo certi che Michele Emiliano la pensi come noi, siamo certi che la stragrande maggioranza delle elettrici e degli elettori del nostro partito, ma cosa ancora più importante le cittadine e i cittadini della nostra provincia la pensino come noi, una classe dirigente che finalmente ci mette la faccia e innanzi a questioni che attengono alla moralità e all’etica pubblica non guardano in faccia a niente e nessuno.
Segreteria Provinciale PD Brindisi
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