“Conoscere le tariffe sulla Tari, legalità e un’amministrazione onesta e libera da carichi pendenti e collusioni. Ecco cosa chiedono i cittadini che incontro quotidianamente in questa campagna elettorale. Anche oggi davanti alla sede dell’Abaco ho avuto modo di verificare di persona il disagio dei brindisini nel pagare la prima rata di una tassa che è la più cara d’Italia. Li abbiamo rassicurati che, una volta a Palazzo Nervegna, controlleremo le reali tariffe e ci attiveremo per capire come ridurle.
Anche sulla trasparenza è bene proseguire la nostra battaglia e a quanto dicono che la nostra è una battuta ribadisco invece con forza che la pubblicazione del certificato dei carichi pendenti è il primo atto per una corretta e onesta presentazione davanti gli elettori. Noi lo faremo in questi giorni, lo facciano tutti i candidati, anche quelli per il consiglio comunale affinchè non ci siano zone d’ombra né prima né soprattutto a elezioni concluse”.
Lo sostiene Nicola Massari, candidato a sindaco per il centro destra.
“Legalità fa rima con trasparenza e buona amministrazione e noi vogliamo essere buoni amministratori e attenti a tutte le istanze. Legalità fa anche rima con sicurezza e dobbiamo fare in modo che il nostro territorio sia più sicuro e vivibile – conclude Massari -. Non possibile sentire ogni giorno di spaccate, furti, rapine in città. L’ultima, in ordine di tempo, in un negozio del centro ha provocato numerosi danni economici ai proprietari, ora costretti a fare enormi sacrifici per risollevarsi. Uno dei punti del mio programma, e su questo posso dire di averlo detto in tempi non sospetti, riguarda la protezione dei cittadini attraverso un sistema integratori video sorveglianza, il più ampio ed esteso possibile per la sicurezza e la protezione della cittadinanza e dei negozi sempre più spesso vittima di spaccate. Servirà vigilare e presidiare con maggiore attenzione il territorio e serve l’aiuto di tutti, a cominciare dalla onestà dei cittadini e dalla voglia di cambiamento morale e sociale a cui io, per primo, sento di associarmi”.
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