April 30, 2025

Il precario stato di manutenzione della Piattaforma ecologica ubicata in Via Murri, nella zona industriale di Mesagne, rappresenta un pericolo per la salubrità e l’igiene pubblica.
In estrema sintesi è questa la denuncia/esposto inviata dai capigruppo d’opposizione al Consiglio Comunale di Mesagne all’A.S.L. Brindisi, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Lecce ed all’A.R.P.A. Puglia.

Di seguito riportiamo integralmente il testo sottoscritto da Giuseppe Semeraro (Mesagne Futura), Domenico Magrì (Nuova Italia Popolare), Sabrina Di Donfrancesco (Pdl – Forza Italia) e Carmine Dimastrodonato (Mesagne Incalza).

 

Lo scorso 7 agosto durante una normale visita presso la piattaforma ecologica sita in Via Murri Z.I., per smaltire rifiuti differenziati, lo scrivente consigliere Dimastrodonato Carmine si è trovato davanti ad una situazione a dir poco impressionante: gran parte del piazzale, infatti, in corrispondenza dello scarico dei rifiuti indifferenziati e dell’umido, era totalmente pieno di percolato e melma da provocare un fetore maleodorante e nauseabondo.

Lo stesso, sentito vie brevi alcuni altri consiglieri di opposizione, e concordato la necessità di fare un sopralluogo, ritornava per verificare in primis il percorso dello scarico del percolato prima menzionato, e poteva così verificare e fotografare che le griglie erano otturate e piene di melma, i pozzetti di ispezioni erano senza protezione ed anch’essi traboccanti, tubazioni intasate che non permettevano il deflusso alle fosse di raccolta, e che nulla era cambiato dal mese di Gennaio 2014 quando già lo scrivente consigliere Magrì aveva documentato fotograficamente la medesima situazione.
Orbene in data 18/08 u.s. gli esponenti hanno depositato un’interrogazione urgente al Sindaco ex art. 28 comma 2, 4, e 5 Reg. Cons. comunale (Allegato n. 1), onde conoscere:

1-chi è il responsabile del settore e quali controlli periodici pone in essere per verificare lo stato di efficienza della Piattaforma ecologica;

2-se non ritiene a rischio la salute dei cittadini e degli operatori minacciata da un possibile pericolo di malattie o di infezioni derivanti dall’incuria e da una culpa in vigilando da parte di chi ha il dovere di garantire il corretto ed efficiente funzionamento della piattaforma;

3-al fine di tutelare la salute pubblica, di cui il Sindaco è il primo responsabile, e alla luce delle pubbliche denuncie debitamente documentate dagli scriventi consiglieri, non si ritiene di far intervenire le autorità competenti, A.S.L. in primis, per verificare lo stato dei luoghi, e convocare i sindacati di categoria per la tutela dei lavoratori in servizio presso la Piattaforma in oggetto;

4-quando è stata collaudata la piattaforma ecologica e quando è stato collaudato l’impianto della vasca di raccolta delle acque reflue e percolato, con allegazione dei relativi certificati di collaudo;

5-quali sono i termini contrattuali che il comune di Mesagne ha con la società incaricata, relativamente al prelievo e smaltimento dei reflui e percolato, con allegazione di copia del contratto richiamato e delle fatture e dei formulari di trasporto e smaltimento dei reflui e percolato degli ultimi sei mesi;

6-quali sono i termini contrattuali che il comune di Mesagne ha con la società incaricata, relativamente al conferimento presso le società terze dei materiali riciclabili compreso umido e indifferenziato, con allegazione di copia del contratto richiamato;

7-se vengono effettuate periodiche analisi (chimico-fisico-batteriologico) del suolo e del sottosuolo della struttura e dei terreni adiacenti, con allegazione, laddove effettuate, dei relativi certificati di analisi.
Con risposta in data 21/08/2013, prot. N. 19129, il Sindaco di Mesagne, nonostante la drammatica evidenza ed urgenza, ha sostanzialmente minimizzato e sminuito l’entità della problematica, affermando testualmente, al punto 2, che “la manutenzione ordinaria della piattaforma ecologica è a carico dell’appaltatore, mentre alla stazione appaltante compete solo l’onere di un controllo periodico delle condizioni generali di manutenzione; non avendo finora rilevato alcuna ulteriore situazione che possa mettere in pregiudizio la salute e l’incolumità degli operatori, non si è ritenuto opportuno effettuare segnalazioni ufficiali alle autorità competenti (A.S.L.), e men che mai convocare i sindacati”. Ed, ancora, al punto 7, che “la normativa attualmente in vigore non prevede la obbligatorietà di effettuare analisi del suolo e del sottosuolo della struttura e dei terreni adiacenti, tranne nelle ipotesi in cui si dovesse verificare uno sversamento accidentale di acque reflue e/o percolato (ipotesi questa mai verificatasi fino ad oggi), tale da far sospettare un inquinamento del sottosuolo”.
Si è ritenuto opportuno, pertanto, segnalare quanto sopra affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale situazione configuri un illecito punibile ai sensi delle normative vigenti in materia.
Affinché si possa disporre di maggiori informazioni in merito, si forniscono gli allegati nn. 1 e 2 unitamente al materiale fotografico innanzi descritto ed allegato ai nn. 3 (fotografie effettuate dal consigliere Magrì nel mese di Gennaio 2014) e 4 (fotografie effettuate dal consigliere Dimastrodonato nel mese di Agosto 2014).

 

 Per tutto quanto sopra esposto, i sottoscritti,
PRESENTANO
alle autorità in indirizzo formale esposto-denuncia contro tutti coloro i quali verranno ritenuti responsabili per gli illeciti che verranno ravvisati nei fatti sopra esposti perché si proceda nei Loro confronti,
CHIEDONO
alle autorità in indirizzo di intervenire con la massima urgenza per impedire il protrarsi della situazione innanzi descritta, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute pubblica.

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