May 15, 2025

Si sono aperte le porte della casa circondariale di Brindisi per Cosimo Remitri e Giuseppe Prete, i due uomini accusati di aver favorito la latitanza di Andrea Romano, 28 anni, l’uomo che avrebbe sparato i colpi di pistola che uccisero Mino Tedesco e ferirono gravemente il figlio Luca.
Come si ricorderà tutto accadde l’1 novembre scorso in Piazza Raffaello, al Quartiere Sant’Elia. La lite – come si seppe in un secondo momento – era da addebitarsi ad un regolamento di conti sorto a causa di futile litigio tra donne nel corso di una festicciola per bambini.

Remitri e Prete sono stati ritenuti responsabili di favoreggiamento personale e ricettazione in relazione all’ipotesi di concorso esterno ad associazione mafiosa.

Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lecce dopo aver accertato che Remitri e Prete, con il supporto logistico ed economico, hanno favorito la latitanza di Romano, consentendogli di sottrarsi alle ricerche.

No Comments