Nel corso delle dichiarazioni di voto in merito all’adesione della Regione Puglia alla rete Re.a.dy, si è espresso per il Movimento 5 Stelle il Consigliere regionale brindisino Gianluca Bozzetti, questa una sintesi del suo intervento: “l’Italia si piazza all’ultimo posto tra i primi 10 paesi europei in cui le persone LGBT affermano di avere subito discriminazione o di essersi sentiti insultati in quanto percepiti come Gay. – il consigliere brindisino ha poi proseguito citando parole contro l’omofobia del presidente del Senato Grasso ed invitando tutti i componenti del consiglio a non lanciarsi in “guerre di religione ideologiche” – Ancora troppo spesso, nel nostro paese, trasformiamo battaglie di buon senso, in battaglie di destra o di sinistra, sulle quali gran parte della comunità europea, invece, riceve avalli trasversali, sia da destra che da sinistra”.
Bozzetti ha poi letto l’Art. 3 dello Statuto della Regione Puglia che recita: “La Regione riconosce nella pace, nella solidarietà e nell’accoglienza, nello sviluppo umano e nella tutela delle differenze, anche di genere, altrettanti diritti fondamentali dei popoli e della persona, con particolare riferimento ai soggetti più deboli, agli immigrati e ai diversamente abili” ed ha commentato così: “Devo tristemente ammettere che il dibattito sui diritti LGBT in Italia, e oggi anche in questo consiglio, è sempre stato affrontato come una partita di calcio, con due squadre contrapposte, chi a favore e chi no, senza il giusto approfondimento delle delicate tematiche in campo, perdendo di mira la funzione del diritto per la persona e per i suoi affetti più intimi. Mi permetto, inoltre, di citare forse l’unica cosa degna di nota della legge 107, cosiddetta “Buona Scuola”, il comma 16 dell’arti. 1 della legge 107,infatti recita: ‘il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori’”.
Bozzetti ha poi concluso il suo intervento riportando una parte del documento del Sinodo approvato solamente 48 ore fa da papa Francesco, in cui si legge: “Nei confronti delle famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, la Chiesa ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, vada rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione.
Si riservi una specifica attenzione anche all’accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale” ed ha commentato così ribadendo l’inesistenza della teoria gender: “Ad oggi ci troviamo quindi ad assistere a maggiori aperture da parte della Chiesa che non da una classe politica che dovrebbe invece ritenersi laica
Si metta fine alla becera lotta in cui pagano i cittadini di fronte ad una politica delle non risposte e questa mozione presentata dai colleghi del PD trova la nostra totale approvazione. E’ dai diritti umani che dobbiamo partire, e’ da questo che invito le vostre coscienze a mostrare un barlume di senso pratico.
Concludo facendovi constatare che nel mio discorso non ho mai citato o fatto mai riferimento alle presunta Teoria Gender nelle scuole, per un semplice motivo, non parlo di cose inesistenti”.
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