Anche la bella notizia del finanziamento del progetto di rigenerazione urbana di Tuturano, in una città impazzita come Brindisi, diventa il pretesto di una polemica politica.
E i rappresentanti istituzionali, piuttosto che esultare perché finalmente la frazione di Tuturano potrà vedere realizzati alcuni progetti e qualche ditta potrà lavorare con l’appalto, preferiscono azzuffarsi a vicenda, rivendicando meriti e buttando fango sull’avversario politico.
La notizia comunicata in mattinata è che, “con determinazione del dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia, è stato dato il via libera alla gara d’appalto (già esperita ed in fase di sottoscrizione) per l’intervento “Corridoi ecologici, area a verde e spazi collettivi di qualità”. Il tutto per un importo di circa 1.500.000 euro”.
L’assessore Luperti ha specificato che si tratta di una prima trance del progetto ed ha affermato che “adesso possiamo concentrarci per farci assegnare i finanziamenti necessari all’ultimo degli interventi previsti che consiste nella riqualificazione della Torre Sant’Anastasio, della piazza antistante e della realizzazione della bretella stradale di collegamento per evitare il transito di mezzi pesanti nel centro abitato”.
In serata è giunto, invece, il comunicato stampa di Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia. Nei mesi scorsi proprio D’Attis, assieme all’ex compagno di partito Guadalupi, aveva lanciato l’allarme sostenendo che vi fosse il forte rischio di dover perdere i fondi per finanziare le opere”.
Ed oggi, D’attis rilancia la polemica con la seguente dichiarazione:
“Non c’è alcun miracolo in quello che dichiarano il sindaco di Brindisi e il suo assessore a proposito dei fondi per la rigenerazione urbana di Tuturano rimessi a disposizione da parte della Regione Puglia: si tratta semplicemente del recupero di una modesta parte di quei 3 milioni e mezzo circa di euro che questa Amministrazione aveva perso per i ritardi accumulati”.
“E’ evidente che davanti ai numerosi insuccessi e davanti alla mancanza di una efficace programmazione politico-amministrativa – conclude D’Attis – anche e solo recuperare una parte dei fondi già persi per proprie responsabilità diventa un miracolo e un fatto degno di menzione. Mettere continue toppe ai tanti errori commessi non è buon governo della città. Forse un prudente silenzio sarebbe stato più consono”.
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