May 25, 2025

 

I carabinieri del nucleo investigativo di Brindisi hanno proceduto al sequestro anticipato di beni immobili e mobili nei confronti intestati o riconducibili a Benito Clemente, 35 anni, residente a Sandonaci, già condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso.
Il provvedimento è stato richiesto dalla DDA di lecVce, a seguito delle indagini promosse dal nucleo investigativo di Brindisi, ed è stato emesso dal Tribunale di Brindisi – sezione penale – ufficio misure di prevenzione, che ha applicato la normativa antimafia.
Il valore complessivo dei beni è di oltre 500.000 € e comprende due immobili, un locale deposito, un lastricato solare, due terreni agricoli, due autovetture (una Fiat 500 nuovo modello e un’Audi A3) e un motociclo (un’Aprilia 850). Oltre i beni elencati sono stati sequestrati, sempre ai fini della confisca, 54.000,00 € in contanti, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri, il 4 febbraio scorso, presso l’abitazione di Clemente nel corso di una perquisizione domiciliare.
Le indagini hanno consentito di accertare la sproporzione tra redditi e beni infatti, dal 2004 al 2014, il nucleo familiare del Clemente ha potuto disporre dunque della somma complessiva di poco più di 60.000 euro, inidonea a giustificare i beni acquistati nello stesso periodo, nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia che lo indicano quale sodale esponente clan SCU c.d. “dei mesagnesi”- gruppo “Vitale”.

 

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