Sono arrivati da tutta la Regione per l’unica tappa pugliese del tour di Luigi Di Maio, il vicepresidente della Camera, punta di diamante del Movimento 5 Stelle.
Di Maio è arrivato a Brindisi per sostenere la campagna elettorale del candidato sindaco Stefano Alparone ed ha fatto il pienone gremendo la scalinata virgiliana come avviene per la festa patronale o le manifestazioni sportive come la Brindisi-Corfù o il mondiale di motonautica.
Stefano Alparone, galvanizzato dalla presenza di un rappresentante del direttorio grillino, è apparso più sciolto e combattivo rispetto alle precedenti uscite ed ha scaldato il pubblico urlando che il M5S è pronto a riprendersi la città e a combattere le coalizioni sostenute da Emiliano e Ferrarese.
Di Maio, accompagnato dai consiglieri regionali Laricchia e Bozzetti, si è concesso ai taccuini ed ai microfoni della stampa: “Siamo qui per farci conoscere. C’è da spalancare le porte del Comune per fare entrare aria fresca. Occorre far uscire la puzza di carbone”.
Sul palco, Di Maio tratta poco le vicende locali e si focalizza sui cavalli di battaglia del movimento: il reddito di cittadinanza, la partecipazione, il microcredito, l’ambiente e la questione morale. Nessun passaggio sul tema del giorno, ossia il differente trattamento tra le vicende giudiziarie che hanno toccato i sindaci Parma e Livorno. “In ogni caso – dice Di Maio – non mi risulta che a Parma il capo della Digos locale sia andato a casa del sindaco ad arrestarlo”.
La serata si è conclusa con il classico coro “Onestà, onestà” che si è stagliato sul lungomare brindisino.
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