In questi giorni si è concluso il progetto “ORTI SENZA CONFINI” un percorso di accoglienza ed integrazione socio-lavorativa per i cittadini Rifugiati e Richiedenti Asilo ospiti dei centri di accoglienza SPRAR dei Comuni di Brindisi e Ostuni. Il progetto è stato finanziato dalla azione filantropica della Fondazione “Megamark” (del Gruppo Megamark di Trani leader nel settore della Distribuzione Organizzata nel Mezzogiorno), attraverso il bando regionale “ORIZZONTI SOLIDALI 2015 – iniziative di responsabilità sociale” patrocinato dalla Regione Puglia-Assessorato al Welfare, e realizzato dalla Cooperativa Sociale “Solidarietà e Rinnovamento” che gestisce i Centri di Accoglienza del Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) dei Comuni di Brindisi ed Ostuni.
Si tratta di una esperienza formativa interculturale per 10 cittadini rifugiati (provenienti da Africa Centrale, Medio oriente, Est-Europa, Asia) attraverso la valorizzazione e la formazione di saperi e competenze nell’ambito dell’orticoltura e del verde ornamentale.
Nel Dicembre 2015, nell’ambito della struttura di accoglienza dello SPRAR di Tuturano che è un Bene Confiscato alla criminalità, è stato realizzato un piccolo “Orto Solidale”, delle dimensioni di circa 350 mq., costituito con l’attiva collaborazione delle unità ospiti del centro e ad oggi curato, su base volontaria, grazie alla partecipazione e supporto degli stessi. L’orto, vissuto come momento ricreativo e di socializzazione, è talvolta frequentato anche dai bambini interessati alla crescita e sviluppo delle varie piantine, tra cui cipolla, cavolo, finocchio, prezzemolo, sedano, lattuga e cicoria ed altro (secondo le stagioni). I prodotti frutto della semina e coltivazione, integralmente biologica, servono per l’autoconsumo dei centri e dei cittadini che frequentano l’orto.
In febbraio del c.a. si è avviato il Corso per “Addetto alla cura del verde ornamentale”, della durata prevista di 40 ore. Ogni lezione, a carattere teorico-pratico, è stata supportata dalla presenza di mediatori culturali al fine di garantire un’efficace comprensione dei contenuti didattici.
Gli incontri hanno riscontrato un grande interesse da parte dei frequentatori, peraltro impegnati anche al mattino in attività di “Tirocinio formativo” che, con cadenza bisettimanale, hanno consentito un utile e prezioso “affiancamento” agli addetti del verde di una azienda di giardinaggio impegnati nell’ambito di interventi di manutenzione del verde presso aree condominiali, villini ed altre strutture private.
Fare Orto in un Centro di Accoglienza ha rappresentato un’esperienza innovativa di Agricoltura Sociale che consente di seminare non solo nella terra, ma anche nell’individuo, semi di fiducia nel proprio futuro. Il contatto con la terra è esperienza primordiale: riporta alle radici, alle origini del flusso vitale che ha generato l’uomo e colloca in una storia biologica e culturale che restituisce identità.
La realizzazione dell’orto ha assunto un significato di indubbio valore: ha permesso ai soggetti accolti, anche donne e adolescenti, di recuperare interessi e momenti di svago e ricreativi, fornendo un luogo piacevole per gli incontri sociali, migliorando così la qualità della vita della piccola comunità.
Ha costituito altresì un’occasione importante per vivere la natura ritrovando in essa significati ed equilibri smarriti per via dell’esperienza di emarginazione contingente.
Attraverso attività di gruppo, si è operata la scelta di cosa coltivare con attenzione all’alternanza stagionale e alla possibilità di utilizzare il raccolto all’interno del Centro stesso.
Esempi di coltura: fave, cavoli, finocchio, lattughe, cipolla, ma anche pomodori di varie qualità, peperoni, melanzane, zucchine, erbe aromatiche, fragole e piante officinali.
L’adesione all’attività è avvenuta su base volontaria da parte degli ospiti dei centri SPRAR di Brindisi e Ostuni.
I diversi interventi colturali, incluso la realizzazione dell’impianto irriguo, sono stati espletati con la collaborazione dei soggetti frequentanti il Corso di formazione per Operatori Addetti alla cura del Verde ornamentale. Le attività si sono svolte, nella stagione invernale e primaverile. Tutti i prodotti ottenuti sono stati nella disponibilità della comunità.
E’ significativo l’esito oltre che formativo, anche interculturale, in quanto con gli ospiti provenienti da varie parti del mondo c’è stata una interazione/scambio/confronto sulle tipologie delle colture orticole e sulle modalità di coltivazione, nonchè sui consumi e la gastronomia dei paesi di provenienza. L’orto rimarrà un presidio del Centro SPRAR di Tuturano, il funzionamento e la sostenibilità saranno garantiti nel tempo con l’obiettivo di farlo diventare un orto sociale ad uso, oltre che degli ospiti del centro, anche della comunità locale. Questa è una sperimentazione interculturale e di interazione attraverso l’uso dei beni comuni resi fruibili, funzionali, utili e belli strappati al degrado ed alla criminalità.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli ospiti ed agli operatori dei centri di accoglienza SPRAR di Brindisi e Ostuni, all’esperto agronomo che ha curato la formazione e la supervisione tecnica del progetto e agli operatori del verde che hanno contribuito alla assistenza, sostegno e formazione, per la realizzazione dell'”orto sociale”. Fondamentale è stato lo start-up della Fondazione Megamark con il suo contributo di finanziamento. Piccole esperienze che qualificano ed innalzano la qualità dell’accoglienza delle persone che fuggono dalle guerre e dalle devastazioni.
Il 21 giugno 2016 a partire dalle 18:00 invitiamo la cittadinanza a partecipare all’evento conclusivo del progetto organizzato presso il Centro di Accoglienza SPRAR di Brindisi. Durante la serata saranno proiettate le foto delle attività e condivideremo un momento di festa e convivialità con le famiglie ospiti del centro accompagnati dalla musica del gruppo africano “N’SWAGGA. Festeggeremo inoltre la “Giornata Mondiale del Rifugiato”.
Cooperativa Sociale “Solidarietà e Rinnovamento”
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