May 25, 2025

E’ stato arrestato Andrea Romano, 28 anni, l’uomo che si era dato latitante dopo i colpi di pistola che uccisero Mino Tedesco e ferirono gravemente il figlio Luca.
Come si ricorderà accadde l’1 novembre scorso in Piazza Raffaello, al Quartiere Sant’Elia. La lite – come si seppe in un secondo momento – era da addebitarsi ad un regolamento di conti sorto a causa di futile litigio tra donne nel corso di una festicciola per bambini.

 

Romano era fuggito all’estero, ma da qualche giorno era rientrato in Italia per poter curare i propri interessi criminali.

 

Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi a trarre in arresto l’uomo che deve rispondere di “omicidio” e “tentato omicidio”.

I militari hanno fatto irruzione nell’appartamento di due favoreggiatori, anch’essi arrestati. Romano aveva con sé la pistola beretta da lui usata per commettere l’omicidio.

 

 

L’agguato nei confronti dei Tedesco fu condotto intorno alle 13.20, nell’androne di un condominio di Piazza Raffaello, nel popoloso Quartiere Sant’Elia.

Sul posto si diressero alcune pattuglie dei Carabinieri del Comando di Brindisi e gli operatori della scientifica ma all’arrivo dei militari dell’Arma entrambe le vittime erano già state condotte all’ospedale.
Cosimo, detto Mino morì qualche ora dopo il ricovero.  A nulla valse il tentativo dei sanitari dell’ospedale Perrino di disporre il trasferimento al Vito Fazzi di Lecce. Tedesco morì nel reparto di rianimazione del Perrino ancora prima del trasferimento. Troppo gravi le ferite da arma da fuoco che avevano perforato i polmoni.

Luca, invece, fu sottoposto a Tac e ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza.

 

Per la sparatoria fu dapprima arrestato Alessandro Coffa, poi il cerchio dei possibili responsabili di omicidio e tentato omicidio si strinse attorno a due elementi che si resero irreperibili: Andrea Romano e Alessandro Polito, 31 anni.

 

Romano, nonostante la giovane età, ha un curriculum criminale lunghissimo: il 24 Aprile 2004, non ancora maggiorenne mise a segno una rapina a mano armata e fu condannato dal Tribunale del Minorenni di Lecce a due anni di reclusione per rapina aggravata e porto e detenzione di armi.
Romano si diede alla latitanza il 4 gennaio 2006 ma un mese dopo fu trovato ed arrestato dagli agenti della Polizia di Brindisi.

Più di recente era stato catturato in Emilia Romagna, assieme ad altri quattro giovani di Brindisi, partiti dalla Puglia con una Lancia Musa ed un camper con l’intenzione di eseguire una rapina a Forlì.
L’operazione partì da un’informazione investigativa della Questura di Brindisi che segnalò mezzi e uomini alla Polizia di Rimini. Per Romano scattò l’arresto per detenzione di armi clandestine e porto di oggetti atti allo scasso.

Ed in stato di arresto era il 1 novembre scorso, quando – secondo gli inquirenti – sparò ai due componenti della famiglia Tedesco

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