August 24, 2025

Questa mattina in tutta Italia con oltre 50 cortei gli studenti sono tornati in piazza contro le politiche di questo Governo.
Decine di migliaia di studenti hanno ribadito la propria contrarietà a La Buona Scuola, riforma del governo Renzi di cui si presenterà il Ddl questo pomeriggio in CdM.

Dopo un autunno di mobilitazioni, in cui l’intero mondo della scuola si è rivoltato contro la riforma del Governo, dopo centinaia di scuole occupate e autogestite, dopo mobilitazioni che hanno coinvolto centinaia di migliaia di studenti e docenti il Governo fa finta di nulla proseguendo per la sua strada come se nulla fosse.

Crediamo sia arrivato il momento di esigere democrazia, Renzi e la Giannini non possono ignorare la fortissima opposizione sociale alla Buona Scuola, esigiamo rispetto per le istanze che portiamo avanti.

Siamo pronti a giocare questa partita nelle piazze e nelle scuole, costruendo un modello di scuola alternativo partendo dalla LIP (Legge di iniziativa popolare per la buona scuola della Repubblica) e dall’Altra Scuola, testo frutto delle mobilitazioni dello scorso autunno.

 

Non vogliamo la scuola dei privati, della competizione sfrenata, autoritaria, degli interessi delle aziende. Le nostre priorità oggi sono:

1) Il diritto allo studio: un diritto inespresso basti pensare alle ingenti spese che le famiglie sono costrette ad affrontare per libri di testo, trasporti, materiale, contributi. Oggi rivendichiamo un istruzione realmente gratuita, che garantisca l’accesso a tutti fronteggiando l’altissimo tasso di dispersione scolastica presente nel nostro paese.

2)Un’ alternanza scuola lavoro realmente formativa che garantisca i diritti degli studenti in stage e la libertà delle scuole.
L’alternanza è un’ opportunità se fatta di progetti di breve durata e con diversi soggetti (aziende, enti pubblici, ecc..) senza ledere l’indipendenza delle scuole dagli interessi privati.

3)Un vero piano di finanziamenti per rilanciare l’autonomia scolastica. Il nostro paese deve ripensare la scuola come una priorità su cui investire almeno il 6% del PIL ogni anno.

4)Didattica e valutazione, per cui rifiutiamo il modello INVALSI chiedendo una valutazione che non sia strumento punitivo ma di crescita individuale e collettiva e chiediamo una seria riforma dei cicli e un aggiornamento dei metodi didattici implementando la cooperazione e il lavoro di gruppo per assumere saperi critici e formare coscienze critiche.

5) Edilizia Scolastica, per la quale chiediamo serietà e responsabilità politica, che sta in finanziamenti certi e sostanziosi viste le necessità (secondo la Protezione Civile almeno 14 mld) e innovazione, adattando l’edilizia alle nuove necessità della scuola.

Oggi l’appuntamento a Brindisi era alle 9,00 in stazione. Oltre 500 studenti hanno sfilato per le vie del centro contestando sotto le rispettive sedi Partito Democratico e Confindustria, principali responsabili e promotori della Buona Scuola e del Jobs Act , la riforma del lavoro che destina la nostra generazione a un futuro precario privo di diritti e tutele.

Il corteo studentesco si è concluso sulla scalinata delle Colonne Romane, dove si è svolta un’assemblea studentesca.

Siamo pronti a sfidare il Governo su questi fronti nei prossimi mesi, riaccendendo un ampio fronte di opposizione a queste politiche.
Non faremo passi indietro. Noi la Buona Scuola non la vogliamo.

Unione degli Studenti Provincia di Brindisi

 

 

 

 

 

 

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