September 12, 2025

L’Amministrazione comunale di Brindisi, come già detto in diverse circostanze, dovrebbe finalmente decidersi  a svendere agli  assegnatari  gli alloggi comunali a prezzo di saldo, commisurato alle condizioni di estremo degrado in cui si trovano  da molti anni.

Paradossalmente il comune di Brindisi  farebbe un buon affare anche assegnandoli gratis o svendendoli al prezzo di  un euro, come si sta  propagandando in questi giorni, anche se, come sanno in molti,  non credo che si possa fare.

Infatti, sappiamo tutti che gli introiti derivanti dai canoni di locazione, quand’anche   incassati,  non coprono le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili  per far fronte alle tante emergenze , che si verificano quasi giornalmente e che richiedono spesso interventi urgenti di messa in sicurezza. 

Oramai da troppo tempo l’Amministrazione non riesce a sostenere il peso delle spese necessarie per rendere vivibili quelli alloggi, per i quali occorrono  diversi milioni di euro, che il comune non ha mai mostrato di voler spendere, al di là delle tante promesse dispensate nel passato, specialmente in vicinanza delle elezioni.

 Anzi si può affermare che,  anno dopo anno, ha diminuito le risorse assegnate, a dispetto delle crescenti necessità. Né lo stanziamento di quest’anno è tale da invertire la tendenza, restituendo finalmente a quelli edifici ed agli appartamenti il decoro perduto, liberandoli finalmente dal degrado.  

La via Crucis dell’incuria e della sofferenza di tante famiglie si snoda tra  i  circa 1000   alloggi, che offrono uno scenario  veramente drammatico.

Facciate  da rifare,  solai con  evidenti tracce di deterioramento  a causa dell’ossidazione dei ferri dell’armatura, impianti elettrici ,  infissi interni ed esterni fatiscenti, impianti idrico fognanti che fanno acqua da tutte le parti,  impianti di riscaldamento inesistenti o non funzionanti. Solo per citare i  vizi  più evidenti.

Le segnalazioni di disagio, che periodicamente gli inquilini hanno inviato al comune, sono state in gran parte ignorate, a dimostrazione dello scarso rispetto per la dignità dei nostri concittadini, adulti, bambini, anziani,  costretti giornalmente a  convivere con una situazione  indegna di un paese civile.

Non crediamo  che si possa tollerare ulteriormente questa situazione, questa umiliazione per tanti nostri concittadini, che hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati nel loro diritto di vivere in ambienti a misura umana. 

Oltretutto,   questa situazione incide negativamente sugli equilibri finanziari  del comune,  per effetto della sofferenza crediti degli affitti, ritenuti nel passato di  dubbia esigibilità, che l’amministrazione  potrebbe spendere, senza averli in cassa,  con la prospettiva realistica di non poterli mai incassare.

A questo punto, o si trovano le somme per riqualificare gli edifici o si svendano a Prezzo di Saldo agli assegnatari che ne fanno  richiesta, dilazionandone il pagamento  nello stesso arco temporale dei 35 anni assegnanato nelle settimane scorse, in altra circostanza.

Naturalmente, a prezzo molto ma molto basso. Il comune non  può certamente  chiedere la luna nel pozzo, fare richieste assurde, considerato il deprezzamento degli alloggi determinato dal livello di degrado connesso alla inadeguata manutenzione accordata negli anni, ma anche  le elevate risorse economiche necessarie  per riqualificare e rendere quantomeno dignitosi quelli alloggi, come avrebbe dovuto fare l’Amministrazione Comunale  di questa città, se fosse stata  concreta,  efficiente e più vicina ai cittadini e alle loro esigenze. 

All’altezza del compito che è chiamata a svolgere, che costituisce  una vera e propria illusione, che solo persone ingenue come me possono coltivare.

A meno che l’amministrazione non ci stupisca e venda effettivamente ad un euro gli alloggi comunali. Ma dovrebbe farlo concretamente  prima delle elezioni regionali  del prossimo novembre, altrimenti la gente capirebbe che si tratta della solita demagogia  elettorale, della solita bufala funzionale esclusivamente al voto.

Vincenzo Albano 

No Comments