Sulla Tap, il Sindaco di Brindisi avrebbe sostenuto “di trovare soluzioni alternative all’approdo di San Foca” ed avrebbe partecipato alla verifica di eventuale “disponibilità ad offrire il proprio territorio per la realizzazione del progetto“.
E’ quanto riportato in un comunicato stampa ufficiale della Regione Puglia in relazione all’incontro svolto stamane in V Commissione Regionale su sollecitazione, tra l’altro, del consigliere fasanese di FI Antonio Scianaro.
Al vertice – oltre ai rappresentanti della Commissione – erano presenti il presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro ed i Sindaci di Melendugno, Otranto, Brindisi, Vernole, Torchiarolo.
La presa di posizione dell’Amministrazione brindisina suona strana a pochi giorni da una dura precisazione di Consales e del PD di Brindisi in merito.
Infatti, lo scorso 2 Ottobre sia il Sindaco di Brindisi sia il maggior partito di Governo, hanno ribadito il proprio ‘no’ alla scelta del sito brindisino come approdo della Tap.
Certo, è si vero che sostenere la circostanza di “trovare soluzioni alternative all’approdo di San Foca” non vuol dire automaticamente candidare Brindisi a divenire terminale del gasdotto che parte dalla Russia, ma – dal momento che proprio la città di Brindisi era stata ipotizzata come primo approdo alternativo a San Foca – dall’incontro odierno (e dai resoconti di chi l’ha organizzato) ci si sarebbe attesi esplicita chiarezza sulla che Brindisi – come riportato nero su bianco dal Sindaco – si oppone alla scelta del suo territorio come approdo del gasdotto Tap.
Sicuramente Consales farebbe bene a chiarire personalmente i termini della discussione effettuata in sede Regionale in modo più esplicito rispetto a quanto succintamente fatto con il tweet delle 14.27 (Audizione presso la Regione Puglia sulla TAP. Ho ribadito il “no” alla localizzazione a Brindisi del punto di approdo)
Per completezza d’informazione riportiamo integralmente il Comunicato diffuso dall’Agenzia di Stampa del Consiglio Regionale Pugliese.
Il tema è quello del gasdotto Tap, la sollecitazione ad incontrare i sindaci dei territori salentini nella quinta Commissione del presidente Filippo Caracciolo è arrivata dai consiglieri Antonio Scianaro e Luigi Mazzei entrambi di Forza Italia.
La questione è nota, esiste la contrarietà dei territori rispetto alla scelta dell’approdo del gasdotto Tap in agro di San Foca – Melendugno.
L’assessore Lorenzo Nicastro ha ribadito che il Governo regionale non ha competenze specifiche sulla materia energetica, che è prerogativa del Governo nazionale.
I sindaci presenti (Melendugno, Otranto, Brindisi, Vernole, Torchiarolo) hanno ribadito alla Commissione la necessità di rivedere la scelta del sito e di trovare soluzioni alternative all’approdo di San Foca, verificando eventualmente fra i vari Comuni la disponibilità ad offrire il proprio territorio per la realizzazione del progetto.
Il presidente del Consiglio Onofrio Introna che ha partecipato ai lavori della Commissione, ha ricordato che la Regione, in tutte le sue espressioni istituzionali, dal Governo al Consiglio regionale nella sua interezza, ha espresso la sua contrarietà, più volte, in ogni occasione possibile. Detto questo il presidente ha indicato la “strada imprescindibile dell’interlocuzione con il Governo nazionale che ha la competenza esclusiva in materia energetica”.
“È il Governo nazionale – ha detto Introna – che deve tenere i rapporti con i rappresentanti del Tap, ed è quest’ultimo che deve proporre al Governo nazionale eventuali siti alternativi”.
Nel momento in cui si pone la parola fine alla scelta del sito di approdo, il territorio ed i cittadini devono avere la garanzia che tutto sia realizzato in sicurezza e con la certezza che l’opzione strategica avrà realmente una ricaduta positiva sul territorio. “Non vogliamo mance – ha detto Introna – ma garanzie reali dal Governo centrale che, ribadisco con forza è e deve essere il nostro unico interlocutore”.
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