Il 27 ed il 28 marzo, i dipendenti della WCS srl, del consorzio Cogemain di Brindisi, hanno incrociato le braccia ed insieme a loro si sono mobilitati tutti i dipendenti delle aziende esterne per solidarietà ai colleghi che non vedono un futuro a seguito del cambio di appalto.
Nello specifico si è giunti all’ apice della sopportazione in quanto l’appalto per i “lavaggi idrodinamici” che veniva svolto dalla società WCS srl ha visto di mese in mese diminuire le ore lavorabili e più precisamente da ottobre 2016 l’ Enel ha ritenuto opportuno non far svolgere all’intero organico della WCS le 8 in maniera continuativa, se non per qualche eccezione.
Nei giorni scorsi poi si è appreso che la manutenzione di cui parliamo è andata in gara ed ad aggiudicarsela è stata la Sea srl di Trepuzzi. A tal proposito la Uilm ha svolto le consultazioni di rito sia con l’azienda uscente che con la subentrante, nella fattispecie la WCS ha dichiarato che sul cantiere sono occupati 20 unità lavorative e che pertanto visto la perdita dell’appalto sono tutte in esubero, mentre la Sea sostiene che potrebbe assorbire 6/8 unità in quanto sostiene che la gara in essere non necessita di ulteriore personale.
Quanto affermato dalle 2 aziende risulta per le OO.SS. un po in contraddizione con alcune informazioni giunteci. La Wcs ha dichiarato al tavolo negoziale 20 esuberi, tra operai ed impiegati, ma ci viene riferito che nel contempo stia ricercando personale locale per destinarlo ad altri cantieri, quindi non si capisce bene l’esubero come venga quantificato. La Sea afferma che ha 130 dipendenti e che i 6/8 sarebbe già tanti per svcolgere le manutenzioni industriali all’interno del cantiere di Enel Cerano, ma anche qui ci viene detto che la stessa Sea abbia effettuato nelle ultime settimane una trentina di assunzioni.
Quanto sopra unitamente al comportamento dell’Enel poco chiaro non giova sicuramente alla tranquillità dei dipendenti, in quanto ci troviamo due aziende con dichiarazioni distanti atte semplicemente a depistare la reale soluzione e la committente che ha tergiversato abbastanza nell’aggiudicazione della gara e nella determinazione dei tempi di insediamento. A questo punto la Uilm ha inviato una richiesta d’incontro al Prefertto di Brindisi con la convocazione di Enel, Wcs e Sea in modo da discutere su un tavolo istituzionale la vertenza ed a quel punto ogniuno si farà carico delle dichiarazioni e della genuinità delle stesse, nel frattempo di sbloccare lo sciopero i dipendenti, oggi WCS, non ne vogliono sentir parlare.
A tutto questo però si deve aggiungere che sono in corso altre vertenze sempre sul tavolo della prefettura che riguardano altri cambi di manutenzioni sempre all’interno dell’Enel di Cerano, ma contemporaneamente
si parla anche di cambi di appalto delle manutenzioni elettrostrumentali all’interno di Versalis e le notizie, non ufficiali, non fanno ben sperare.
Quello che emerge è che manca una chiara politica industriale sia in Italia , ma soprattutto in Puglia ed a Brindisi.
Come sindacato abbiamo registrato un calo di occupati in provincia che non ha precedenti.
La Uilm a febbraio del 2016 ha incontrato tutti i parlamentari Brindisini per parlare appunto della crisi dell’industria, ma nulla si è mosso.
Facciamo il punto della Situazione: Finmeccanica, Enel, Eni e Ilva: sono tutte realtà che vedono di anno in anno diminuire il numero degli occupati sia diretti che indiretti e se la classe dirigente non intercetta una politica atta a garantire il settore industriale sia Nazionale, ma per noi quello locale si potranno scrivere fiumi di trattati e fare ore di convegni sul mezzogiorno , ma secondo la Uilm di Brindisi serve una presa di posizione seria su quello che sembra il FALLIMENTO DI UN SISTEMA, a farne le spese sono le famiglie e l’economia locale in generale.
Alfio Zaurito
Segretario Generale Uilm Brindisi
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