Legambiente Brindisi "Tonino Di Giulio" dà il benvenuto alla S.V., augurandoLe un proficuo lavoro.
Legambiente Brindisi, in attività sin dal 1983 a difesa della salute dei cittadini e a tutela
dell’ambiente nonché per la sensibilizzazione al rispetto dello stesso, conscia dell’alto valore
della democrazia e della legalità, si mette a disposizione della S.V., facendo presente che da
anni collabora con le forze dell’ordine e con i rappresentanti dello Stato.
Nello spirito di collaborazione si permette di mettere a nota alcuni problemi irrisolti della
città e della provincia.
Inquinamento elettromagnetico
I Comuni non possono impedire il proliferare delle antenne per telefonia mobile, perché non hanno
competenza. La Regione Puglia, che potrebbe fermare questa proliferazione, tarda ad emanare un
suo regolamento. Sono sempre più frequenti le costituzioni di Comitati spontanei di cittadini e
le telefonate angosciose di mamme che hanno figli negli asili nido o nelle scuole materne
contigue ad antenne per cellulari.
Inquinamento atmosferico
L’intensa produzione industriale (chimica, farmaceutica, meccanica, termoelettrica) richiede una
rete di monitoraggio degli inquinanti. Da anni invano i cittadini aspettano che si realizzi.
Promesse, rimandi, impedimenti burocratici impediscono di fatto la realizzazione della rete.
Ed intanto,
Tumori a Brindisi e Provincia
Vi è un’escalation dei tumori a Brindisi e provincia: nel 2000 i decessi per tumore sono stati
908 contro gli 864 del 1999, gli 851 del 1998, gli 849 del 1997.
Inquinamento territorio
Le industrie chimiche hanno inquinato vaste aree del territorio brindisino. Per anni questi siti
rimarranno tali, benché le promesse bonifiche, forse non più attuabili per via di tagli di
7 miliardi previsti nella finanziaria.
PVC
E’ in piedi un contenzioso presso il Tribunale di Brindisi per accertare le responsabilità di
dirigenti della ex Montedison e dell’Enichem per le morti di operai impiegati nella produzione.
Legambiente si costituirà parte civile.
Smaltimento rifiuti
Si è sempre al limite dell’emergenza.
Discariche abusive
Sono centinaia le discariche abusive sparse nel territorio di Brindisi e Provincia. I Carabinieri
ogni giorno ne scoprono qualcuna.
Devastazione coste
La mancanza di un piano ha dato adito all’abusivismo, alla sottrazione di materiale sabbioso con
la conseguenza della distruzione di dune e di zone umide.
Viabilità extracittadina
I lavori per la costruzione della strada Brindisi-Taranto, causa di molti incidenti e di vittime
della strada vanno a rilento. Il Suo predecessore dovette intervenire con determinazione per
fare accelerare i lavori.
Mobilità cittadina
La mancanza di posteggi, dopo la chiusura al traffico del centro storico, causa disagi e malumori
tra i cittadini. La società, alla quale il Comune ha affidato la realizzazione di posteggi in
città, non ha ancora messo mano all’opera.
Mentalità e legalità
Il residuo storico di mentalità e di costumi, l'"industria" del contrabbando, ieri fiorente oggi
in declino dopo la morte di due guardie di Finanza, sono le cause principali per la mancanza di
legalità. Lo Stato è vissuto come estraneo e qualche volta come nemico. Fiorente è ancora la
pratica dell’estorsione, dell’usura e del racket.
Marginalità
Alcuni quartieri sono quartieri "dormitorio"; parecchi giovani (vedasi studi recenti) non si
indentificano con la loro città, perciò è scarso in loro il senso della coesione e
dell’appartenenza.
Illegalità
E’ diffuso il ricorso all’illecito, al compromesso, all’omertà; pochi hanno il coraggio di
ricorrere alla Magistratura.
Disoccupazione
Alto è il tasso di disoccupazione. Il binomio insediamenti industriali-occupazione si è rivelato
deludente ed illusorio. Parecchi giovani, ormai alla soglia di trentanni, non hanno svolto alcun
lavoro nella loro vita; sopravvivono grazie al sostegno dei genitori o alla pensione dei nonni.
Inquinamento acustico
Nessun provvedimento per limitarne i danni.
Amianto
Benché le continue denunce di Legambiente, la presenza dell’amianto in città è rilevante;
l’opera di rimozione dello stesso è lenta.
Un industria osteggia l’azione dei suoi operai che hanno richiesto un risarcimento danni.
Emergenza
Parecchi incidenti di fuoriuscita di sostanze pericolose dai camini delle industrie (pochi giorni
fa: fosgene, nube rossa dalla piattaforma polifunzionale, ecc.) rendono irrespirabile l’aria.
Si sono verificati molti casi di odori insopportabili e nauseabondi.
Legge Seveso
Non ancora applicata nella sua interezza, benché le nostre richieste.
Clientelismo
Diffuso e ormai quasi "legittimato" dall’andazzo corrente.
Conflittualità politica
Alle volte si scade nel mero litigio o nelle ritorsioni puerili, più che deplorevole,
quando sono messi in atto da pubblici amministratori.
Problema casa
Dopo la chiusura del Tommaseo, contenitore di famiglie impossibilitate economicamente a vivere
in un appartamento vivibile, il problema ancora angustia l’Amministrazione comunale di Brindisi.
Opere incompiute
Benché la frenetica attività del Comune di Brindisi, che ha recuperato e valorizzato tanti beni
culturali e monumentali, rimangono irrealizzati: il Teatro Verdi, la Colonna Romana,
il capannone Montedison, ecc.
Depuratori
Si sversano in mare tonnellate di acque non depurate.
Ospedale Perrino
Dopo il tanto sospirato trasferimento dal vecchio edificio al nuovo, la politica sanitaria della
Regione Puglia tende a smobilitarne l’efficienza. Saranno chiusi alcuni reparti, fra i quali
quello oncologico. Non è ancora in vigore il pronto intervento coordinato attraverso il 118.
La Regione Puglia continua a non tenere di conto la richiesta di 30.000 cittadini che hanno
chiesto l’apertura a Brindisi di un Centro cardiochirurgico.
Centrale Termoelettrica
Non è stata mai rispettata la Convenzione del 1996, tanto è che il Comitato Tecnico, deputato a
vigilare sul rispetto della medesima, è stato costretto a dimettersi. Ricorrendo allo strumento
proroga, con il beneplacito del Ministero dell’Industria, la Centrale Brindisi Nord, che doveva
essere alimentata a metano, impiega carbone e non verrà dismessa, come stabilito dalla
Convenzione.
Brindisi, 6 dicembre 2001
Il presidente di Legambiente Brindisi
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