Brindisi, 30/06/2006

Gli esiti del convegno sul Piano Urbanistica generale (PUG)

Acquisire elementi guida per la redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG). Con questa finalità si è svolto, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi un convegno organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) sul tema “PUG: una nuova stagione?” In particolare è stato affrontato il rapporto tra la fase strutturale e quella programmatica tracciato dalla nuova impostazione di questo importante strumento di pianificazione urbanistica per gli Enti locali.

“Con l’avvento della legge 20 del 2001 – ha dichiarato l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Antonio Gennaro – di fatto è stata tracciata una nuova impostazione che intende il Piano urbanistico non più come uno strumento statico ma a più livelli. In questo convegno si discute su omogeneizzare gli indirizzi che tutti i Comuni devono avere nella pianificazione del Piano Urbanistico Generale. Questo perché, anche nel Brindisino, vi sono differenze sostanziali tra le varie realtà locali in quanto alcuni Comuni hanno ancora un piano regolatore di vecchia generazione mentre altri hanno iniziato la fase di formazione dei PUG. E’ necessario, inoltre, configurare un processo in cui da un lato la pianificazione comunale deve essere coerente con il sistema delle regole stabilite a livello regionale e dall’altro la pianificazione regionale non può prescindere dalle esigenze locali che vengono esternate attraverso i PUG”.

Nel corso degli interventi è stato sottolineato come il PUG debba poggiare le sue basi su un’idea di territorio e di città partecipata e condivisa senza la quale ogni azione di governo viene vissuta passivamente da parte della comunità “Costruire una partecipazione reale – ha dichiarato Chiaristella Fatigato dell’ Inu sezione Puglia – è difficile. Le istanze molteplici e spesso discordanti della popolazione devono trovare nell’Amministrazione e nei redattori del Piano un punto di ascolto ma anche un necessario filtro perché diventino proposte concrete. Il momento sinottico del forum si traduce con l’esplicitazione delle proposte e l’identificazione delle strategie”.

Sugli effetti della mancata separazione tra parte strutturale e operativa del piano Francesco Rotondo dell’Uni Puglia ha dichiarato che “i problemi del sistema di pianificazione tradizionale, ossia decadenza dei vincoli per le aree destinate a servizi pubblici, con la conseguente difficoltà a realizzare la città pubblica; assenza di flessibilità nelle previsioni del Piano; impossibilità di garantire tempi certi nell’attuazione del piano, sia nelle sue parti pubbliche che private, permangono senza possibilità di essere affrontati e risolti, con conseguenti gravi limiti alle possibilità di sviluppo del sistema territoriale regionale. La nuova Giunta regionale, e in particolare l’Assessorato all’Assetto del territorio, ha già iniziato a pensare le modifiche necessarie alla normativa regionale e si spera che questo nodo fondamentale per garantire efficacia ed efficienza alla legge urbanistica regionale si a presto sciolto. Al momento le difficoltà permangono.

Il convegno è stato patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Comune di Brindisi, Autorità portuale, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Confidustria e Cassa Edile.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI