Brindisi, 04/07/2006
Rigassificatore: Cappellini propone un tavolo di confronto
La mediazione di alto profilo politico messa in atto nelle scorse sedute del Consiglio regionale nell’affrontare il tema della famiglia può diventare un metodo operativo per sbloccare situazioni incancrenite da una sterile contrapposizione tra “no” e “si”. La politica è confronto delle ragioni, pertanto tutte le proposte vanno ascoltate e valutate con onestà intellettuale, senza alcuna pregiudiziale.
A Brindisi il progetto di realizzare un impianto di rigassificazione ha creato, invece, una spaccatura enorme tra favorevoli e contrari. Posizioni che non ritengo di commentare per i convincimenti che esprimono, ma per l’assoluta assenza di dialogo tra gli appartenenti agli opposti schieramenti. Gli uni e gli altri sono arroccati all’interno del proprio steccato e pronti a fronteggiarsi come se ciò potesse rafforzare la legittimità e la validità delle proprie idee. Invece dovrebbe accadere proprio il contrario: la validità viene acclarata dal confronto. Se è poi vero che la verità non sta mai soltanto da una parte, allora si capisce come proprio il dialogo possa aiutare tutti nella ricerca della soluzione migliore.
Quanto si è verificato a Brindisi costituisce, probabilmente, un esempio di delegittimazione della classe di governo territoriale. Una città spaccata così brutalmente su questo e tanti altri problemi è un pessimo esempio di democrazia, anzi forse rappresenta la sua negazione poiché le posizioni sono espresse con violenza negando alcuna possibilità di contestualizzarsi con chi la pensa differentemente.
Credo che sia giunto il momento di compiere uno sforzo da parte di tutti per uscire dagli steccati ed incontrarsi attorno ad un tavolo dove le proprie idee valgono quanto quelle degli altri. Si inizi con l’argomento che, più di ogni altro, ha spaccato la città: il rigassificatore. Lo si faccia ora che il progetto sembra destinato ad essere realizzato più altrove che da noi. Valutiamo se questa è davvero la scelta migliore tenendo conto dell’assoluta necessità di garantire tutela ambientale, salvaguardia del territorio, miglioramenti importanti sul piano dello sviluppo economico e nuovi posti di lavoro.
Si riscopra l’etica della responsabilità e non del populismo. Si valuti tutto con attenzione e scrupolo, poi si decida. E’ per questo che propongo venga realizzato al più presto un tavolo di confronto a cui chiamerei a partecipare ogni soggetto interessato: Istituzioni e forze politiche, rappresentanti dell’imprenditoria e organizzazioni sindacali, parlamentari ed esponenti della società civile, ambientalisti, ecc. Che ci siano tutti perché la scelta in quel caso sarà definitiva e varrà per tutti.
Vincenzo Cappellini
Presidente Gruppo Consiliare Regionale de "La Margherita"
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