Roma, 07/07/2006
Rigassificatore: interpellanza di Curto al Governo Prodi
Il Senatore Euprepio Curto (An) ha inviato un'interpellanza con procedimento abbreviato ai sensi dell’articolo 156/bis regolamento del senato al presidente del consiglio dei ministri, Romano Prodi, chiedendo al Governo di esprimersi definitivamente sulla questione del rigassificatore di Brindisi.
Di seguito riportiamo il testo integrale dell'atto parlmantare.
Premesso che:
Con istanza del 09/11/2001 la British Gas Italia inoltrò richiesta al Ministero delle Attività Produttive al fine di ottenere l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un terminale di rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) della capacità di 4 miliardi di metri cubi annui, espandibile fino a 8 miliardi, da realizzare nell’area di “Capo Bianco” del Porto di Brindisi;
l’istanza, corredata dal progetto preliminare e da uno studio d’impatto ambientale, fu presentata ai sensi dell’articolo 8 L. n. 340 del 24/11/2000 al Ministero delle Attività Produttive il quale, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e d’intesa con la Regione Puglia, con proprio decreto n. 17032 del 21 gennaio 2003 ne autorizzò la costruzione e l’esercizio;
l’istruttoria fu svolta nelle conferenze di servizi del 16 gennaio e del 15 novembre 2002, nel corso delle quali le amministrazioni interessate rilanciarono il loro parere favorevole e, in conseguenza, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio accordò il nulla osta di propria competenza (sempre ai sensi del citato art. 8 della legge 340/2000);
in data 6 giugno 2006 il nuovo Consiglia comunale di Brindisi si espresse contro il progetto d’insediamento del terminale di rigassificazione della società LNG SPA nel territorio di Brindisi in località Capo Bianco;
in data 5 agosto 2004 anche il nuovo Consiglio provinciale di Brindisi si espresse contro “la costruzione e l’esercizio del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto da ubicare nel Porto di Brindisi”;
anche la Regione Puglia , evidentemente dopo lunga e sospetta riflessione, in data 10/02/2006 presentava ricorso alla Commissione europea per presunta violazione di norme di diritto comunitario;
probabilmente forte di alcuni favorevoli pronunciamenti giudiziari, la British Gas Italia SPA (ora Brindisi LNG SPA) ha iniziato i lavori di colmata per circa 980.000 metri cubi;
tale situazione d’incertezza non favorisce certamente una adeguata serenità sociale e politica stante il clima di sospetti e di veleni che la vicenda ha determinato.
Tutto ciò premesso, si chiede di conoscere quale sia la posizione del Governo sulla controversa materia, e, più specificamente, se il Governo medesimo intenda confermare il decreto n. 17032 del 21 gennaio 2003 col quale fu autorizzata la costruzione e l’esercizio di un rigassificatore a Brindisi in località Capo Bianco.
SENATORE EUPREPIO CURTO
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