Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto

Che tempo fa adesso a Brindisi?

Utenti attualmente connessi:

Brindisi, Decreto Bersani: si mobilitano i Commercialisti



Ultime Mese Ricerca

Brindisi, 27/07/2006

Decreto Bersani: si mobilitano i Commercialisti

Il nostro Ordine, dopo aver espresso ampie riserve sul decreto legge 223/2006, sollecitando il Consiglio Nazionale ad un’azione più incisiva, ed inviato al Ministro della Giustizia una missiva invitandolo a sospendere il decreto in attesa di misure più meditate da inserire in un più ampio ed organico provvedimento legislativo da concertarsi con le rappresentanze professionali, si è fatto promotore dell’organizzazione della manifestazione del 31 luglio – ore 10,30 – coinvolgendo tutti gli ordini e collegi della provincia di Brindisi.

Nell’incontro saranno ribadite le nostre perplessità e posizioni circa l’incostituzionalità della decretazione d’urgenza, la violazione dei principi di legalità e di affidamento e certezza contenuti nello statuto del contribuente (Legge 212/00), l’inutilità delle misure sia sul fronte della competitività, sia sul fronte della lotta all’evasione. Sarà anche l’occasione per dire basta alle continue vessazioni e penalizzazioni che, ormai da tempo, la nostra categoria sta subendo, in spregio ai tanti sacrifici dei colleghi che quotidianamente sono impegnati ad affrontare e risolvere i numerosi problemi professionali.

E’amaro constatare che nessuna nostra proposta in materia fiscale e di libere professioni è stata recepita nel maxi-emendamento su cui il governo porrà fiducia.
Eppure il Consiglio Nazionale aveva assicurato che con l’unificazione degli Albi sarebbero arrivate nuove prerogative e che avremmo costituito una forza in grado di far sentire la nostra voce!
Mai in precedenza è capitato di respirare un’atmosfera tanto tesa e di cogliere tanta demotivazione per il presente della professione e tanta incertezza per il futuro.

La base è chiamata a mobilitarsi – il nostro ordine lo fa da tempo! – per protestare contro l’introduzione di nuovi e gravosi adempimenti, spesso inutili e di difficile applicazione o che un tempo sarebbero stati definiti di competenza della Pubblica Amministrazione a carico dei dottori commercialisti quali:
- le norme sulla tutela della privacy;
- le norme antiriciclaggio (un autentico ossimoro perché si chiede la collaborazione del professionista senza preoccuparsi della lesione del rapporto fiduciario con il cliente);
- l’obbligo della tenuta di c/c bancari e postali da parte degli esercenti arti e professioni;
- l’anomalia del divieto di riscossione in contanti dei compensi professionali, in deroga alla possibilità del pagamento in moneta legale e senza considerare che l’assegno è soltanto una promessa di pagamento;
- l’obbligo di presentazione degli elenchi clienti e fornitori;
- i nuovi ristretti termini per la presentazione delle dichiarazioni e per il versamento delle imposte;
- l’obbligo di pagamento telematico di imposte e contributi per i soggetti titolari di partita IVA;
- l’obbligo per i curatori fallimentari degli adempimenti dei sostituti d’imposta;
- l’introduzione di norme con efficacia retroattiva che, oltre a violare lo Statuto dei Diritti del Contribuente, finiscono per frustare ogni sorta di programmazione economica.

Con il D.L. 223/06 è stato aggirato il principio costituzionale di legalità (art.23) che è un pilastro del sistema fiscale ed è previsto al fine di contenere la discrezionalità dell’Amministrazione Finanziaria, invece ampliata a dismisura dal provvedimento.

L’omesso versamento IVA, penalmente sanzionato, crea una disparità di trattamento rispetto a quello di altre imposte.
Si intravede il rischio di smantellamento degli ordini e di calpestazione dello spazio di autonormazione previsto dall’art.118, comma 4, della costituzione, oltre che di unificazione e statalizzazione della Casse previdenziali. Dietro l’angolo c’è l’istituzione delle Agenzie delle Imprese per la gestione dei servizi contabili e della consulenza aziendale in regime fiscale agevolato e, in definitiva, la riduzione dei liberi professionisti a meri dipendenti.

Si trasforma l’obbligazione del professionista (di mezzi) in obbligazione di risultato, con il pericolo di alimentare pratiche di slealtà tra colleghi e di imboccare scorciatoie pericolose.

Il D.L. 223/2006 non soltanto non incide sulla competitività poiché lascia fuori i monopoli ed oligopoli e non tocca i veri nodi quali l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni ove vengono praticate tariffe esorbitanti (il costo del biglietto aereo con la compagnia di bandiera per Roma – per gli stessi orari di partenza e ritorno - è di oltre 400 euro da Brindisi, circa 200 euro da Bari….), quant’anche, senza la previsione di tariffe minime per le attività svolte per obbligo di legge ( collegio sindacale, revisioni, perizie di stima, ecc.) e pubblicità meramente informativa, consentirà di saltare il controllo deontologico e, dunque, la tutela sulla qualità delle prestazioni ed, in definitiva, la tutela del consumatore fruitore del servizio…..
Senza considerare che se si vuole incidere sulle tariffe e si chiede di operare solo con movimentazioni bancarie, allora l’applicazione degli studi di settore deve essere completamente eliminata per i professionisti.

Perché non si interviene seriamente sugli sperperi del denaro pubblico, sulle inutili e costose consulenze alla Pubblica Amministrazione quasi sempre assegnate con criteri clientelari, anziché della meritocrazia e competenza?

Un’ultima considerazione. Non si può chiedere alla categoria, che ha nel tempo creato una coscienza tributaria nei cittadini, un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione Finanziaria (art.10 dello Statuto del Contribuente) e poi gravarla di adempimenti e incombenze con efficacia retroattiva, in violazione dello stesso statuto e senza alcun riconoscimento del fondamentale ruolo sociale svolto.

COMUNICATO STAMPA DOTTORI COMMERCIALISTI BRINDISI


Correlato su internet:


· La tua posta
· Segnala un compleanno
· Rassegna stampa
· Brundisium TV
· Sfondi per il desktop
· Fiamma - La sala giochi
· In chat
· Sondaggi
· Brindisi Links
· Statistiche


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page