Brindisi, 31/07/2006
Domani sit-in di protesta dei lavoratori addetti alle pulizie di aeroporto ed arsenale
E' ormai passato quasi un anno da quando i tagli alla finanziaria del passato governo Berlusconi avevano provocato un drammatico taglio delle ore di lavoro dei dipendenti delle ditte impegnati nei lavori di pulizia dell'Aeroporto Militare di Brindisi e dell'Arsenale Militare di Brindisi.
I lavoratori impegnati nell’Aeroporto Militare reduci già di un primo taglio da 5 a 4 ore, si vedevano ridurre ulteriormente il loro orario di lavoro a 2 ore.
Ai lavoratori dell'Arsenale andava ancora peggio, passando da 5 ore al giorno ad una proposta di lavoro di 45 minuti al giorno, notizia che ha fatto rizzare i capelli a giornalisti di mezza Italia, i quali hanno dedicato alla vicenda grande spazio ed interesse.
La mobilitazione dei lavoratori/trici ha fatto sì che nei 2 luoghi di lavoro l’orario giornaliero fosse portato a 3 ore, in attesa che un nuovo decreto riportasse l'orario di lavoro alla normalità.
La realizzazione di questo decreto è stato iniziato dal governo Berlusconi ed è arrivato a conclusione solo nelle settimane scorse unitamente a tanti altri decreti rimasti in sospeso,in quel contenitore comunemente definito "decreto delle mille proroghe". I 200 milioni di euro contenuti nel decreto che doveva sanare quella situazione difficile sono stati cosi' ripartiti: 30% ai debiti pregressi ,il 16,3% al settore delle pulizie e alla manovalanza ,il 53% alle missioni all'estero che negli ultimi anni fanno la parte del leone.
Abbiamo immaginato che il ritorno alla normalità fosse alla portata ma ci sbagliavamo. In questi giorni, con la nuova finanziaria, il governo Prodi commette lo stesso errore di quello precedente tagliando il bilancio della Difesa di 462 milioni di euro, che rende di fatto inutile ciò che è stato fatto precedentemente e penalizza fortemente i lavoratori delle pulizie.
Alle proteste delle OO.SS. durante un incontro svoltosi con il Ministero della Difesa l'11 Luglio a Roma e in una risposta scritta del Ministro della Difesa ad una interrogazione presentata da numerosi parlamentari, tra l'altro della maggioranza, si ammette il gravissimo errore realizzato attraverso queste decisioni sbagliate e si afferma la intenzione di voler mettere riparo.
Il Ministro della Difesa così risponde in una parte della risposta
scritta alla interrogazione posta da numerosi parlamentari: ...Occorre tuttavia rilevare che il Decreto Legge 4 luglio 2006, n.223 riguardante il contenimento della spesa pubblica ha apportato nuovi tagli alla Difesa relativi al settore del funzionamento per 420,6 milioni di euro, che se non corretti in sede di assestamento, vanificherebbero, per l’anno in corso ,gli sforzi finora compiuti dall’ Amministrazione per andare incontro alle parti sociali. Di positivo in tal senso, sussiste un impegno concordato nell'ambito di un neo costituito tavolo tecnico permanente tra il Ministero
della Difesa e del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Questa situazione non può essere tollerata,lo Stato non può creare posti di lavoro precari!!!
Va trovata subito una soluzione. Le famiglie dei lavoratori interessati non possono continuare a vivere
con uno stipendio di fame!!
Le OO.SS. FILCAMS-CGIL,FISASCAT-CISL,COBAS DEL LAVORO PRIVATO per continuare a sostenere le legittime richieste dei lavoratori/trici brindisini/e organizzano un sit-in di protesta in Piazza Santa Teresa Martedi’ 1 Agosto alle ore 11,00 recandosi successivamente in Prefettura ,alla Provincia ,al Comune dove sosterranno la necessità di incontrare a Brindisi un rappresentante del Ministero della Difesa capace di dare risposta a questo problema.
Tutto questo con il sostegno
della Prefettura e degli Enti Locali.
E' ora ormai di alzare la voce, di chiedere rispetto per il nostro
territorio,dignità per il lavoro dei nostri cittadini in una situazione dove addirittura è lo Stato a creare precarietà.
COMUNICATO STAMPA FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, COBAS DEL LAVORO PRIVATO
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