Francavilla F.na, 08/08/2006
Danneggiamenti al cimitero
Non c’è pace, neanche per chi dovrebbe aver raggiunto quella eterna. A dir la verità, infatti, sembra che non ci sia più neanche tanto rispetto in giro, nemmeno per i poveri defunti.
La quotidiana visita di una anziana donna ai propri cari è stata turbata, questa mattina, dall’amara scoperta che qualcuno, nottetempo, aveva violato quel luogo sacro, per cercare di soddisfare la frenesia di quel ladro quale è, evidentemente, senza scrupoli. Ripresasi dallo sgomento, l’anziana vedova non ha potuto far altro che chiamare i Carabinieri al 112.
La quiete che regna sovrana tra le cappelle del cimitero francavillese, questa notte, era stata rotta, come è stato poi appurato nel corso del sopralluogo, dalle gesta dell’ennesimo imbecille che, chissà in cerca di cosa, non ha avuto alcun indugio, si da portarsi “all’ombra dei cipressi” pur di arraffare qualche oggetto prezioso, che si sperava fosse stato messo lì ad adornare quelle fredde stanze. Magro il bottino, invece.
Lo sciacallo di turno si è dovuto accontentare di alcuni capi di biancheria intima (una mutandine ed una canottiera!) ed una bottiglia di liquore, trafugati dallo stanzino del custode, che, per comodità, lì le custodiva, per l’appunto, mentre da alcune cappelle sono stati trafugati pochi ornamenti sacri (alcune cornici, addirittura in legno, croci e portafiori). In poche centinaia di euro quantificabile il danno. Nella stessa ottica si inquadrano le effrazioni ai chioschi di fiori installati nello spazio antistante il monumentale ingresso all’area cimiteriale, nell’improbabile ricerca dell’incasso lasciato lì incustodito.
Forse fiori e lumini non erano proprio quello che cercava, ma proprio l’entità e la qualità di quanto portato via, ha indirizzato le indagini dei Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, tra coloro che, per particolare predisposizione, non si son fatti tanti scrupoli in passato a macchiarsi di quei particolari reati contro il patrimonio, consumati negli stessi luoghi, finanche arrivando a forzare la cassetta delle offerte in chiesa.
L’aver portato via, poi, addirittura il ricambio degli slip del custode (speriamo per lui siano della stessa taglia, affinché possa quantomeno utilizzarli!), lascia presupporre, si ritiene non a torto, che l’autore dello sconsiderato gesto possa essere rintracciato proprio tra quei soggetti tanto poco abbienti da vivere ai margini della società e addirittura senza fissa dimora, arrangiandosi tra tuguri ed abitazioni di campagna, così come negli anni scorsi vennero forzate alla ricerca di qualcosa da riutilizzare all’occorrenza.
Non si sarebbero spiegati altrimenti, in passato, stranissimi furti risoltisi spesso con la mancanza di qualche scatoletta e pochi pacchi di pasta dalle credenze: il danno maggiore, infatti, non è rappresentato da quello patrimoniale, riconducile alla riparazione delle rispettive serrature ed infissi forzati, ma alla violazione della propria intimità e di quella dei propri defunti, come nell’odierna circostanza.
Non ci dovrebbero essere molte parole da spendere in proposito, ma quelle vergate si spera permangano ben imprese nella coscienza di chi si macchia vergognosamente di tali indegni ed ignobili reati.
COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA -
COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA -
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE
|