Monopoli, 19/08/2006
Operai deceduti in oleificio: emessi tre avvisi di garanzia
Cooperazione nell’omicidio colposo plurimo e concorso nell’inosservanza della normativa antinfortunistica. E' il reato ipotizzato dal dott. Lorenzo Nicastro, pm di turno del Tribunale di Bari, nei confronti di tre persone indagate per il decesso di Giuseppe Parisi e Beniamino Argentina, i due operai dipendenti della ditta Taurisano Damiano di Francavilla Fontana (Brindisi), vittime di un incidente sul lavoro occorso ieri mattina negli stabilimenti della "Casa Olearia Italiana Spa" a Monopoli.
Il pm ha provveduto a sequestrare due vasche dello stabilimento oleario: quella, profonda tre metri e larga due, nella quale sono stati rinvenuti i corpi esanimi dei due operai ed un’altra simile.
Intanto si è saputo che Lunedi mattina sarà compiuta l'autopsia sulle salme dei due operai. All'esame autoptico, che arà condotto dal medico legale Vito Giuseppe Romano, hanno diritto ad assistere i consulenti nominati dalle tre persone destinatarie dell'avviso di garanzia.
L'obiettivo dell'autopsia è quello di far luce sulle cause dell'incidente. Pare che le prime indagini abbiano accertato che nella vasca in cui sono morti Parisi e Argentina vi fossero altissime concentrazioni di un gas velenoso. L'idrogeno solforato - che con tutta probabilità risulterebbe essere il gas killer - uccide istantaneamente il nervo olfattivo e rende non percettibile qualunque odore.
Secondo la prima ricostruzione dell'incidente, il primo operaio a scendere nella vasca ed accusare malore sarebbe stato Argentina. Questi avrebbe chiamato via radio il collega Parisi che, una volta calatosi nella vasca, avrebbe accusato gli stessi sintomi che hanno portato al decesso. La circostanza sarebbe suffragata dal fatto che i corpi delle due vittime sarebbero stati trovati uno sull’altro.
|