Ostuni, 22/08/2006
“Per amore e per diletto...”: le scritture delle donne in provincia di Brindisi
Tra i tanti eventi culturali in programma per questa estate ostunese, un posto in primo piano merita la mostra stori-co – documentaria “Per amore e per diletto..”: le scritture delle donne in terra di Brindisi (sec. XVI – XX) presso il Centro di Cultura “D. Cirignola” di Ostuni dal 24 agosto al 1° settembre dalle ore 19,00 alle ore 23,00.
L’esposizione sarà inaugurata giovedì 24 agosto alle ore 18,30 presso lo stesso Centro di Cultura in Corso Maz-zini ad Ostuni.
La cerimonia sarà introdotta dal presidente del “Cirignola”, Salvatore Triarico, dal Sindaco Tanzarella e dell’assessore alle Pari Opportunità, Giulia Anglani. Interverranno: il prof. Giovanni Invitto, docente dell’Università di Lecce; la prof.ssa Rosanna Basso, docente di storia contemporanea presso l’Ateneo salentino mentre la serata sarà conclusa dall’On. Giusy Servodio.
Parteciperanno: la presidente della commissione Pari opportunità della Provincia di Brindisi, Rosetta Fusco; il con-sigliere regionale, Pina Marmo e la componente Pari opportunità della Regione, Rosa Cicolella.
La mostra, organizzata dall’Assessorato e dal Comitato alle Pari Opportunità del Comune di Ostuni, intende documentare e restituire alla comunità brindisina un frammento dimenticato della propria storia culturale e sociale che ha come protagoniste le donne e la loro presenza nella famiglia e nella soderà, attraverso il filo delle scritture, nelle varie e sfaccettale espressioni in cui si sono date: scritture private e pubbliche, funzionali, professionali e d'Invenzione, Inedite ed edite.
“Si tratta di un’accurata e suggestiva analisi del complesso e variegato mondo femminile dai secoli scorsi ai giorni nostri – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità, prof.ssa Giulia Anglani – da quando, cioè, l’unico veicolo di espressione di idee, sentimenti, emozioni era costituito dagli scritti di donne che conducevano vita claustrale”.
La Mostra propone, coniugando le scritture identificate e i contesti sociali che le hanno motivate e/o sollecitate, un percorso espositivo che si snoda attraverso quattro quadri:
Scrivere dal Monastero.....
Le religiose, frequentemente di nobili origini, poste a vivere, per scelta personale o per volontà delta famiglia, nel chiostro hanno trovata occasione per esercitare il leggere e lo scrivere. Lo sguardo ai monasteri femminili della provincia di Brindisi ci fa conoscere tre tipologie di scritture; quelle "funzionali" necessitate dalla vita di comunità, come i libri di introito ed esito o i libri di memorie del monastero; quelle di "relazione" con il mondo estero, come le lettere di suor Albina Montenegro al duca Giambattista Guarirti di Poggiando; quelle di "costruzione" religiosa, come le regole di madre Valeria succi.
Scrivere dalla casa patrizia...
L'agiatezza consentita dal godimento di un patrimonio familiare più o meno cospicuo, ha costituito una condizione favorevole all'apprendimento del leggere e dello scrivere e un incoraggiamento all'esercizio delle abilità Intellettuali. Più frequentemente donne aristocratiche hanno adoperato la scrittura come risorsa privata, nelle due modalità diaristica ed epistolare: così Luisa Chotek Dentice di Frasso. Elsabetta Schlippenbach Dentice di Frasso, Maria Salerno Varo Gaetanl. Ma è potuta divenire risorsa pubblica come hanno inteso piegarla, con finalità diverse Teresa Dello Diago e Caterina Barbaro Forleo.
Scrivere per professione...
L'Ottocento borghese, più propriamente l'impegno professionale nella scuola dì un numero sempre più grande di don-ne, sospinge verso la scrittura pubblica. Alcune maestre e professoresse, Magda Roncella, Giulia Poso, Oronzina Tanzarella, danno alle stampe loro i scritti: taluni sono frutto del loro periodo di formazione (ad esempio la tesi di laurea) altre volte del loro impegno didattico (ad esempio i discorsi di conferenze scolastiche o la redazione di libri di testo,...).Tutte, anche se è una dimensione solo eccezionalmente documentabile - qui con Azzelina Falcone - acquistano una centralità di guida culturale del focolare domestico mai prima usata.
Scrivere per professione e per diletto....
Le trasformazioni economiche, sociali, culturali del Novecento e la presenza diffusa e più riconosciuta delle donne - nelle professioni e nella società inducono ad una pratica di scrittura più sciolta, più disinvolta, più variegata che diven-ta puntello della costruzione di sé e strumento di espressione della propria creatività: romanzi, poesie, testi teatrali.
... Questo transito è reso attraverso le storie diverse di Maria Fanny Tanzarella Panese, Rosetta Carriero, Palmina Mi-glietta - Zaccaria, Benita Sciarra, Bruna Micelli, Caterina Costa Silvestre... a nome delle tante altre di cui si potrebbe ancora raccontare.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE OSTUNI
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