Brindisi, 23/08/2006
Gaglione: "troppa promiscuità nel CPT di Restinco
C'e' una eccessiva promiscuita' nel centro di permanenza temporanea di Restinco, vicino a Brindisi, dove convivono immigrati in cerca di lavoro con altri, potenziali criminali: e' l'opinione che il sottosegretario alla Salute, Antonio Gaglione, ha espresso dopo aver visitato stamane il Centro, insieme con il prefetto, Mario Tafaro, il questore, Salvatore Margherito, e l'assessore provinciale con delega all'Immigrazione, Ada Spina. Accanto a questa preoccupazione, l'esponente del Governo ha tuttavia espresso apprezzamento per l'opera che vi svolge il personale, per l'assetto organizzativo e per il funzionamento di alcune strutture, in particolare della medicheria.
"Sulla discussa questione dei Cpt - ha detto Gaglione - e' necessario fare una netta distinzione tra gli aspetti legislativi, che vanno sicuramente rimodulati, e l'importanza di strutture di permanenza in grado di garantire accoglienza, sostentamento e cure agli immigrati".
Nel caso di Restinco, il sottosegretario ha notato le difficolta' e le tensioni generate dalle differenti condizioni sociali degli immigrati: "l'inevitabile compresenza di stranieri in cerca di un modesto lavoro stagionale e altri soggetti giunti in Italia per delinquere crea notevoli difficolta' e, talvolta, fortissime tensioni interne; questa promiscuita' deve essere il primo problema da risolvere".
Gaglione ha quindi detto di apprezzare in modo particolare l'assetto organizzativo del Centro di Restino: "Ottima la medicheria, dove le cure vengono somministrate con professionalita' e l'igiene e' curata con scrupolo e costanza. La mensa e' confortevole e dotata di condizionatori d'aria e anche i dormitori sono curati e strutturati in modo solido tanto da evitare incidenti e atti di vandalismo interno".
"Nonostante le oggettive difficolta' nella gestione di una simile struttura - ha concluso Gaglione - ho notato il massimo impegno di tutti i soggetti coinvolti nella gestione del centro e un lavoro costante e sinergico delle Forze dell'ordine deputate alla sicurezza interna e alla sorveglianza".
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